Provedel 6

Poco impegnato il numero 94 dei biancocelesti. I suoi disimpegni riguardano solo giocate con i piedi. Un voto che corrisponde quasi ad un 6 politico per quanto poco ha usato i suoi guantoni da portiere.

Lazzari 7

Il terzino oggi più che sembrare un giocatore di calcio appare un quarterback di football americano. E' lui a lanciarsi e lanciare ogni azione offensiva della Lazio, sopratutto nei primi 45 minuti. Scende come una freccia e mette in difficoltà ogni settore di campo della squadra avversaria. Nel finale pazzesca galoppata che da vita al terzo gol biancoceleste, serve Isaksen che viene steso dal portiere e poi segna Dele-Bashiru.

Gila 6,5

Lo spagnolo svolge bene il suo ruolo di centrale di difesa, attento riesce a mixare fisicità e velocità per opporsi agli attaccanti del Bologna. Importante la sua mano anche in fase offensiva quando scende palla al piede senza sbagliare quasi nulla poi in fase di appoggio per i compagni.

Romagnoli 6 

Il difensore disputa un primo tempo molto attento, prestazione sufficiente. Anche in fase di impostazione smista bene i palloni per centrocampisti e i due di fascia sinistra Zaccagni e Pellegrini. Problema fisico poi per il giocatore che esce dopo i primi 45 minuti. Dal minuto 46 entra Gigot 6,5 non entra per niente bene in campo, soffre le giocate di Castro e prende anche un'ammonizione per una ingenuità. Ha la bravura di inserirsi su un calcio d'angolo segnando di testa e sbloccando un match che iniziava a destare qualche preoccupazione per la Lazio.

L.Pellegrini 6,5

Partita di livello per il terzino sinistro. Doveva sostituire Nuno Tavares e sappiamo di che giocatore parliamo. Non lo rimpiangere, copre discretamente e attacca ancor meglio con sovrapposizioni continue e ficcanti.

Guendouzi 6

Una discreta partita per il centrocampista francese. In alcune occasione pecca di ingenuità, errori che non sono da lui, sopratutto quando nel primo tempo si trova lanciato solo contro il portiere ma non riesce a concludere nulla.

Rovella 7

Onnipotenza a centrocampo. Il centrocampista maglia numero 6 è ovunque, recupera tantissimi palloni e in fase di impostazione illumina con filtranti importanti sopratutto per i laterali della squadra.

Vecino 6

Sufficienza piena per il centrocampista uruguaiano. Svolge il suo compito a centrocampo filtrando come gli chiede Baroni. Poteva forse dare un apporto maggiore in fase offensiva, ci prova ma senza incidere. Entra Dia 6,5 al 60simo e cambiano le dinamiche di campo già solo grazie alla sua posizione in campo. Annullato il gol per fuorigioco di Castellanos, autore dell'assist ma notevole il movimento in area di rigore per il senegalese.

Pedro 6 

Un pò fuori dal gioco offensivo della squadra. Responsabilità non sua che comunque mostra il solito spirito aggressivo arrivando a pressare, in più occasioni, addirittura fino al portiere avversario del Bologna. Entra Isaksen 6 al minuto 60 cerca di dare spinta alla fascia sinistra, ci prova. Nel finale vicino al gol quando lo stende il portiere.

Castellanos 6,5

E' lui l'anima dell'attacco, si muove su tutto il fronte orizzontale sulla linea offensiva offrendo spazio alle incursioni dei vari compagni. Un tipo di gioco che raramente si vede per un punta centrale. Peccato il gol sfiorato in un paio di occasioni. Entra al minuto 85 Dele-Bashiru 6,5, il centrocampista entra con la solita fame, lotta nel recuperare i palloni e segue tutta l'azione dalla difesa all'attacco per poi segnare il terzo gol della partita. 

Zaccagni 7,5

Padrone assoluto della fascia sinistra. Bravo a scardinare le maglie del Bologna con la sua solita giocata a rientrare sul piede destro. La ciliegina arriva nel secondo tempo con un grande gol. Scende palla al piede e la piazza all'angoletto con un gran tiro preciso. Al minuto 73 entra Thacouna 6 e porta in campo grande dinamismo. Rientra spesso sul sinistro per cercare cross, tiri e assist. Una sufficienza meritata.

All. Baroni 7,5

Manda in campo i suoi con il solito spirito grintoso che contraddistingue questa squadra e che spesso fa la differenza. Non vediamo nessun giocatore in campo con l'aquila sul petto che non dia tutto fino alla fine. Riesce a trovare la chiave con i cambi quando la partita vive uno stallo a causa della chiusura ermetica degli avversari. La gestione risulta sempre perfetta e va a sposarsi con il risultato finale che ultimamente è sempre positivo anche quando durante il match non si sblocca per qualche difficoltà che il mister risolve sempre.

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