Intervistato in data odierna da Radio Olympia, l'ex difensore della Lazio, Gabriele Podavini, ha espresso la propria opinione in merito alla partita di ieri sera, Lazio-Torino, vinta con due bei gol nel secondo tempo dalla compagine biancoceleste. L'ex difensore biancoceleste non ha risparmiato elogi alla squadra e soprattutto verso il man of the match Matteo Guendouzi, azzardando un paragone pesantissimo…

Queste le dichiarazioni di Podavini:

"Partita di sofferenza nel primo tempo, fortunatamente l'uno-due ad inizio ripresa ha cambiato le carte in tavola. Provedel è sempre una garanzia, purtroppo quando il portiere commette un errore è ovvio che dia all’occhio. Mi è piaciuto molto Guendouzi, è veramente un’ira di Dio, un mini-Gullit, sia per la capigliatura sia il modo di muoversi. Sono stato, poi, compiaciuto dalla compattezza della squadra: Gila ha fatto una gran partita ma l’espulsione è stata un’ingenuità, non ha il freno a mano, diciamo così. Luis Alberto, per caratteristiche, fatica quando la squadra deve difendere e soffrire, ma quando la squadra è predisposta ad attaccare è sempre decisivo con le palle che sa servire ai compagni. Mi ricorda il mio amico e compagno di squadra Beccalossi, aveva esattamente le stesse caratteristiche, grande giocatore che, però, peccava in fase difensiva. Luis Alberto però quando ha la palla tra i piedi è uno che vorresti sempre in squadra, conferma di essere un mago".

Continua così l'ex difensore biancoceleste:

"Ai miei tempi nell’interpretazione del mio ruolo mi chiamavano fluidificante, perché da terzino ero solito spingere con continuità per tutta la durata del match. Lazzari è un giocatore che in fase offensiva è velocissimo ma ha i suoi limiti in fase difensiva. Gli presterei volentieri il mio piede destro, qualche assist per fare gol sarebbe utile visto che guadagna il fondo con grande facilità. Marusic, invece, è un giocatore senza infamia e senza lode, fa sempre "il suo"  guadagnandosi il 6. C'è da dire che giocare sulla sinistra senza essere mancino non è affatto semplice, gli esterni devono arrivare sul fondo in velocità e crossare. Così è più complicato".

Podavini conclude soffermandosi su Hysaj e sulla mancanza di Milinkovic-Savic: 

"Hysaj forse è una nota dolente, sono sincero, non mi fa impazzire: in fase difensiva è lento e in fase offensiva non ha dà una grande mano. Luca Pellegrini, a differenza dell'albanese, ha grande forza, si vede che vuole spaccare il mondo ma anche lui è un po’ troppo irruento in fase difensiva, si fa attrarre troppo dalla palla. Purtroppo la partenza di Milinkovic-Savic ha fatto perdere molto potenziale offensivo, di testa in area non riusciamo più a prendere palla ed è un’assenza che si fa molto sentire".

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