Fabiani: "Le scelte di mercato, il ruolo di Basic e Hysaj: ecco la verità...E su Bernabè…"
Queste le parole del ds della Lazio, Angelo Fabiani, a Lazio Style Radio
Terminato il consueto allenamento al Centro Sportivo di Formello in vista della gara in trasferta per la ventunesima giornata di campionato contro il Verona, in programma domenica 19 gennaio alle ore 18:00, il ds biancoceleste, Angelo Fabiani, ha rilasciato ai microfoni ufficiali della società alcune dichiarazioni.
Il direttore sportivo della Lazio ha parlato del momento delicato che sta vivendo l'ambiente laziale dopo il caso dell'ex falconiere biancoceleste, Juan Bernabé, e inoltre si è espresso anche in ottica di mercato, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Angelo Fabiani a Lazio Style Radio
L'indice di liquidità quanto sta pesando? Non è qualcosa che riguarda solo la Lazio, vale per tutte le società, è facilmente risolvibile quando si fanno delle uscite o delle entrate, ma questo non impedisce alla Lazio di fare delle operazioni. Questo va inserito nella politica di ogni singola società. La società sta iniziando un nuovo percorso, un nuovo ciclo che ha una durata minima di tre anni.
Da questa estate ho preso la responsabilità, in accordo con il Presidente, di dare vita ad un nuovo progetto. Ci sono state critiche giustificate perché costruttive. Quando uno ha un modus operandi preciso lo deve attuare per il bene di tutti. Abbiamo iniziato un campionato che, al netto di qualche battuta d'arresto, ha fatto un girone d'andata più o meno importante. In Europa ci siamo contraddistinti e speriamo di racimolare quei punti che ci servono.
Questa squadra alla guida di Baroni ha fatto un qualcosa di positivo non voglio utilizzare termini eclatanti, ma è andata anche sopra alle aspettative iniziale. Quando una cosa funziona perché devo mettere a rischio questo equilibrio con degli innesti che non ritieni funzionali nell'immediatezza? Ad oggi non abbiamo trovato la funzionalità di questi profili visionati, non abbiamo ritenuto che il rapporto qualità prezzo fosse in linea con i valori che abbiamo dato al singolo calciatore. Abbiamo preso un 2005, al quale mi assumo la piena responsabilità, è stata una mia scelta inserirlo in prima squadra.
Faremo tutte quelle cose necessarie per migliore l'aspetto tecnico della rosa, ma ad oggi questo non c'è. Si fa tanta confusione riguardante a questo indice di liquidità. Sono io a dover fare delle scelte, prendere dei giocatori e metterli a disposizione dell'allenatore. Non andrò fuori da questo modus operandi che attuo da tanti anni. Non vado dietro alle sirene anche se capisco che dall'altra parte si possa ragionare diversamente, ma io devo farlo in base alle esigenze societarie e di un gruppo, che ad oggi ha fatto un qualcosa di buono.
Abbiamo chiuso il girone d'andata al quarto posto: i numeri se valgono devono valere sempre e non a proprio piacimento, si può sempre migliorare ma se si sbaglia qualcosa, peggiorare è un attimo. Il calciomercato non deve essere una moda ma un'esigenza.