Sabato alle ore 15 riparte il campionato dopo la sosta che ha visto la Nazionale allenata da Spalletti qualificarsi per Euro 2024. Una giornata che sarà proprio la Lazio ad aprire con la trasferta di Salerno: i biancocelesti, infatti, sono impegnati all'Arechi alle ore 15. Una partita importante per iniziare un'accelerazione che ai biancocelesti servirà in maniera inevitabile per recuperare i punti persi le prime giornate.  I granata, d'altra parte, sono alla ricerca della prima vittoria stagionale dopo aver collezionato solamente 5 punti. Per analizzare questa sfida è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it Leonardo Menichini, ex tecnico della Salernitana nonché ex allenatore della Lazio Primavera.

  Che partita ti aspetti?

Una partita che può nascondere un grado di difficoltà importante. La Salernitana è a 5 punti in classifica e non ha mai vinto, vorrà fare una bella prestazione davanti al proprio pubblico e portare punti. Dall'altra parte la Lazio che ha avuto un inizio altalenante ma che ultimamente sta trovando gioco e risultati. Penso che i biancocelesti siano i favoriti, per la rosa e i giocatori a disposizione. Ma come dicevamo, c'è sempre l'imponderabile nel calcio, che è la  bellezza di questo sport.

  Pippo Inzaghi è la scelta giusta per la Salernitana secondo te?

Penso di si, un giocatore che ha girato e che ha vinto campionati minori. Penso abbia esperienza e qualità per fare dei buoni risultati. Dopo la salvezza agevole dell'anno scorso con un bel campionato quest'anno l'ambiente pretende molto. Questa partenza non aiuta nell'esprimersi dei giocatori e nel poter fare dei risultati. Ma ci sono 26 partite e la Salernitana ha tutte le carte in regole per poter salvarsi e migliorare la situazione in classifica che ha in questo momento.

  La Lazio, invece, può recuperare i punti persi all'inizio?

Secondo me si, perché stanno giocando bene. Sappiamo che Sarri è un maestro di calcio. Sa dare un gioco, palleggia e alla squadra piace controllare la partita: poi ha individualità importanti che possono risolvere una gara. Anche se mancherà Luis Alberto...

 

L'assenza di Luis Alberto sarà infatti un'occasione per Kamada. Senza Zaccagni, invece, potrebbe trovare minutaggio Isaksen: che idea ti sei fatto di loro?

Non li conosco benissimo. Li ho visti giocare qualche volta. Sono giocatori forti, ma bisogna dargli il tempo necessario per inserirsi e capire problematiche e difficoltà del calcio italiano. Isaksen è un esterno che gioca a piede invertito e salta l'uomo, almeno così ha fatto vedere nella sua squadra precedente. Kamada altro bel giocatore che si inserisce e fa gol. Ma serve tempo, in Italia vogliamo tutto e subito, ma non è possibile. Chi viene da un altro calcio ha bisogno di potersi ambientare.

  Dopo qualche stagione difficile la Primavera sembra aver preso la giusta strada: cosa ne pensi?

Ho visto qualche partita in tv, in Youth League. Hanno fatto una buonissima squadra. Bisogna fare i complimenti a tutti, una bella squadra e Sanderra li sta facendo giocare bene e con la propria identità. Ci sono individualità importanti con giocatori che lottano fino all'ultimo minuto. Anche in Youth League, pur con pochi punti, si sono fatti valere. Poi sono rimasti in partita sempre fino all'ultimo minuto, questa Primavera è cresciuta molto.

  La tua Primavera fece un ottimo percorso in Coppa Italia, ma in campionato faticò moltissimo. Quanto è importante l'aspetto mentale per gestire questi percorsi?

Molto importante, perché sono dei ragazzi. A volte pretendiamo che ragionino con la nostra testa, invece hanno tutte le loro problematiche nella vita quotidiana, anche dietro le spalle: famiglie e procuratori spingono per fare il salto il prima possibile, ma anche lì serve tempo per migliorare e fare esperienza. Un conto è il calcio professionistico e un conto è quello giovanile. Vanno fatti crescere e serve la pazienza di saper consigliarli e motivarli nel miglior modo possibile. 

  Per concludere: vedi la Lazio in Champions e la Salernitana salva? 

La Lazio sta a 4 punti dalla Champions. Con 26 partite da giocare può succedere di tutto. Poi hanno incontrato diverse squadre d'alta classifica, ora c'è un campionato più favorevole per gli uomini di Sarri mi sembra, anche se nulla è scontato perché le partite vanno giocate e vinte. Non si vincono a chiacchiere. Ma se hanno la determinazione dimostrata in certe partite può veramente recuperare punti importanti, può avvicinarsi ulteriormente a quella che è la zona Champions. Per la Salernitana stesso discorso: a 5 punti e con un cambio allenatore. Bisogna dare il tempo per far capire i meccanismi di gioco, ma in Italia c'è sempre poco tempo. Domenica è una gara difficile perché incontra una delle più forti del campionato insieme a altre 5-6 'sorelle'. Conosco la piazza, so che saranno carichi per far fare una grande partita. Ma di fronte c'è un avversario forte che può mettere in difficoltà qualunque squadra. 

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