Fraioli
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Gabriele Gravina, presidente della FIGC da sei anni, è indagato dalla Procura di Roma con l’accusa di appropriazione indebita e autoriciclaggio, in relazione alle segnalazioni redatte dal “Gruppo Sos” della Procura Nazionale Antimafia, su alcune sue operazioni finanziarie risalenti agli anni 2018, ossia a quando era presidente della Lega Pro

I suoi legali oggi hanno dichiarato:

Fatte intollerabili strumentalizzazioni e delle ricostruzioni distorsive della verità dei fatti che lo hanno chiamato in causa negli ultimi giorni. Dobbiamo tutelare la sua immagine e in virtù della piena fiducia che ripone nei magistrati che stanno seguendo il caso. Il nostro assistito è una persona offesa, per questo auspica si faccia luce quanto prima su quella che si sta profilando come una vera e propria attività di dossieraggio, rispetto alla quale si augura anche l’individuazione dei mandanti"

Poi, al margine dell’incontro avvenuto quest’oggi con gli arbitri sul caso dossieraggio, lo stesso Gravina ha dichiarato:

”Ho chiesto io di essere indagato per potermi difendere contro il secondo dossieraggio, che sono le falsità di qualcuno che si diverte con veline anonime e immagino che la fonte  sia sempre la stessa. Io ho esibito documenti ufficiali con data certa. Tutto ha avuto risposte e riscontro. Ho chiesto l'accertamento della verità. Se ci sono responsabilità voglio capire oltre chi ha predisposto il dossieraggio e anche i nomi dei mandanti. I magistrati nemmeno ieri mi hanno rivolto accuse"

Da queste parole si evince infatti che Gravina stesso si sarebbe fatto ascoltare nella giornata di ieri dai PM in presenza dei suoi legali, e questo ha portato inevitabilmente all’iscrizione del suo nome al registro degli indagati. Ha poi continuato:

"A livello personale c'è amarezza. Mi dispiace, quando rivesti un ruolo istituzionale e ti colpiscono a livello personale poi soffri. Soffro per la mia persona fisica. Venendo attaccato sul piano della credibilità questo mette in difficoltà il sistema che qualcuno cerca di minare. Ma chi mi conosce sa che sono forte nelle mie reazioni. Questa vicenda mi renderà più forte. In tutta l'attività di dossieraggio che sta emergendo sono e sono stato la parte lesa. Perché quando si fa attività dossieraggio ci sono contenuti falsi. Pur non essendo indagato ieri ho chiesto di esserlo, una contraddizione. Ma era indispensabile da parte mia. Non per difendermi da magistrati che a me non mi hanno mai rivolto accuse, nemmeno ieri. Non ci sono imputazioni per il momento"

Gravina si è poi espresso sulla situazione arbitrale in Italia, queste le sue parole:

"Gli arbitri meritano rispetto, non solo per la loro professionalità ma anche per la loro dignità di uomini. Gli ho testimoniato vicinanza e li invitiamo a essere una grande squadra. Non possiamo permettere che a ogni errore si metta in discussione il sistema pensando che l'arbitro sia infallibile. Non esasperiamo gli animi. Quando si colpiscono gli arbitri si colpisce il sistema del calcio italiano", queste le parole di Gravina.

Ho voluto incontrarli perché rappresentano una nostra eccellenza. Ho fatto loro i complimenti. Nelle prossime gare internazionali ci saranno tre arbitri nostri. Stanno occupando oltre il 15% di presenza a livello internazionale nelle partite. Siamo al primo posto di tutte le federazioni europee . É fondamentale che da parte nostra debbano avere supporto."

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