Incredibile, Milinkovic non lo vuole più nessuno. Dall’estero non arrivano segnali da tempo, ma anche le big italiane non si muovono su di lui. L’Inter vuole Frattesi, il Milan ha chiuso Loftus-Cheek, mentre la Juventus col rinnovo di Rabiot non farà altri acquisti in quel ruolo. C’è l’eventualità di un ritorno di fiamma - dei bianconeri o dei rossoneri - in caso di cessione degli esuberi, ma per ora è tutto fermo. A questo punto non si può escludere la permanenza di Sergej alla Lazio per un altro anno, fino alla fine del contratto. Di rinnovo infatti non se ne parla, perciò il club resterà con tutta probabilità con un pugno di mosche in mano. Anche così però ai tifosi non dispiacerebbe affatto. E neppure a Sarri, a cui dopo il summit di due giorni fa è stato detto che senza offerte da almeno 30-35 milioni (senza contropartite tecniche), il calciatore non partirà. A rischio di perderlo a zero nel 2024. All’allenatore spetterebbe quindi il compito di dare al serbo le giuste motivazioni per superare la frustrazione di vedere ancora una volta ridimensionate le proprie ambizioni. L’incognita principale è legata allo stato d’animo con cui Milinkovic accoglierà la notizia di un ennesimo mancato sbarco in un top club. Avrebbe però ancora una stagione in biancoceleste per dimostrare che vale la pena puntare su di lui. Lazio e Juve comunque continuano a parlarsi. C’è la questione Pellegrini da risolvere. La soluzione può essere quella del prestito oneroso a 1 milione più altri 6 di obbligo di riscatto in caso di qualificazione in Champions. Nel frattempo Paredes è andato al Galatasaray per 6 milioni. Una notizia che può sbloccare definitivamente l’affare Torreira per la Lazio. Dall’Arabia arriva poi la voce di un interesse dell’Al Ahly per Luis Alberto, ma la moglie sui social ha fatto capire che il Toque resterà a Roma. La Repubblica/Giulio Cardone e Tommaso Fefè

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