CdS | La Lazio usa la festa: tanta fatica, ma quando serve la squadra di Tudor è concreta
Di Patric e Vecino i gol nei finali di tempo
Un Olimpico baciato dal sole e, chissà, forse anche da Maestrelli e i suoi ragazzi che dal cielo hanno assistito alla meravigliosa festa di ieri. Chi è rimasto della banda del 74 e i figli di chi non c'è più si sono uniti al grande tifo di ieri spingendo la Lazio attuale ad una vittoria sofferta.
La partita
Nel giorno del cinquantesimo anniversario del primo scudetto, l'Empoli non avrebbe mai potuto rovinare la festa e lo dimostra anche il modo in cui si è sviluppata la partita. Un gol per tempo allo scadere e dentro indicibili sofferenze. Angolo di Zaccagni al 48' e tap-in di Patric sul primo palo dopo il sinistro velenoso di Bastoni, la prodezza di Mandas su Caputo e il pallone calciato in Sud da Maleh appena iniziato il recupero. Poi il raddoppio di Vecino a solo un minuto dal 90esimo.
Europa conquistata
Tudor ha centrato il quarto successo consecutivo in casa da quando è diventato il tecnico della Lazio, compiendo un passo decisivo verso l'Europa. La qualificazione europea e l'ottavo posto sono ormai certi, vista la distanza ormai incolmabile con il Napoli, servirà solo capire in quale palcoscenico si andrà a gareggiare. La Fiorentina difficilmente riuscirà a scavalcare la Lazio e rimane anche un piccolo spiraglio per la Champions. Non è poco considerando il derby perso e i punti persi all'ultimo a Monza.
Lazio, che fatica
La Lazio è stata tutt'altro che esaltante. Ha faticato e prodotto poco gioco, ma alla fine contano i gol. Fino alla fine del primo tempo, e quindi al gol di Patric, gli unici spunti erano arrivati da Immobile. Qualcosa di meglio si è visto alla ripresa grazie agli ingressi di Rovella e Pedro che, oltre ad aver portato freschezza, hanno permesso anche il raddoppio grazie all'assist dello spagnolo per Vecino.