Il Messaggero | Mau, il ritorno è amarissimo
Le luci si accendono al Maradona, ma la Lazio resta al buio. Spalletti fa il suo gioco, Sarri resta inerme, sconsolato, perché è cosciente che fra la sua ex squadra e quella attuale c’è un abisso: “E’ la squadra più forte di tutte le altre in alto”. Già dopo il penultimo ko aveva chiesto rinforzi di mercato, un vero vice-Immobile (Botheim al posto di Muriqi); adesso sotto processo c’è la difesa, Acerbi e Luiz Felipe su Mertens sono stati un disastro. Non solo, il mister si è trovato costretto a mettere Patric su Insigne al posto di Lazzari, in quanto più difensivo e perché Hysaj è l’unico adattabile a sinistra con Marusic ai box. Ecco perché serve un altro terzino (Angileri), ma anche un centrale (Rugani, Ferrari, Palomino). La società ha detto no, solo due acquisti: forse ora dovrà tornare sui suoi passi. Venticinque reti subite, come quelle fatte. Ieri Reina ha urlato ad Acerbi, ma anche lui ci ha messo il suo sul terzo gol del Napoli. Anche in porta c’è il nodo: lo spagnolo non ha più l’agilità di un tempo, Strakosha è in scadenza e demotivato. Sarri vorrebbe Kepa del Chelsea subito, ma forse se ne riparlerà a giugno. Fatto sta che la rosa è corta per competere su tre competizioni e per il quarto posto. Le gare ravvicinate non aiutano: di nuovo, dopo una gara di Europa League e un viaggio infinito (con 7 ore di ritardo), è arrivata un’altra sconfitta in trasferta in campionato che porta ad undici i punti persi dopo l’Europa. La serata no è stata di tutti: Zaccagni e Basic sono in crescita, ma non basta. I 700 tifosi biancocelesti hanno contestato amaramente la squadra, a metterci la faccia il capitano Immobile: “Chiediamo scusa, hanno ragione perché prestazioni così sono inaccettabili. Sarri sta lavorando bene, è colpa nostra se non mettiamo in campo i suoi insegnamenti. Il calendario è un alibi, tiriamo fuori gli attributi.” Lo riporta Il Messaggero.
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