Ieri notte gli ultras della Nord hanno esposto striscioni a Formello contro Lotito e Sarri. Il contrasto con Lotito non è mai finito, ma mai era stato attaccato il mister: “Al di là della responsabilità della società conclamata, Sarri è il primo responsabile della situazione attuale. A Salerno gli sono stati contestati vari atteggiamenti ma lui è stato disarmante, parlando di squadra assolutamente non attrezzata per il quarto posto e di non sapere quali soluzioni adottare”, hanno rivelato gli ultras a Radio Incontro Olympia.

Un fronte caldo si è aperto a Formello. Se potessero, Lotito e Sarri si separerebbero volentieri e non da ieri: Lotito risparmiando i soldi del contratto fino al 2025, Sarri portando a casa tutto il bottino. Nessuno dei due farà il primo passo. Lotito aveva fissato per marzo l'incontro per parlare di futuro, ma la desolante realtà va presa in considerazione. Lotito si muoverà solo se costretto dai risultati: vuole risposte contro il Cagliari e poi contro il Bayern e il Bologna.  Dal canto suo, Sarri non si dimetterà mai. Il presidente ha iniziato le riflessioni. Oggi la Lazio non si allenerà, dunque è possibile che decida di incontrare il tecnico per un confronto. Si vuole apire se ci sono margini di intervento, tecnici o tattici, per rianimare la Lazio.

A Lotito si contesta l'ennesimo mercato deludente e alcune espressioni legate al passato rovinoso della società. Non si può dimenticare la catastrofica estate condotta dal presidente, con un mercato da autodidatta, gli acquisti in ritardo, l'assenza di dirigenti in ritiro e i rinnovi mancati. Sarri ha colpe, ma è anche una vittima. Aveva chiesto un'ala a gennaio e altri rinforzi a giugno, tutti se li aspettavano.

Corriere dello Sport
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