Gianfranco Zigoni, attaccante di Verona, Juve e Roma negli anni Settanta, è stato il mister di Provedel negli esordienti del Basalghelle. Ogni tanto lo metteva in porta per accontentarlo, ma era il più alto e segnava a raffica, perciò giocava da attaccante. La prima società disposta a metterlo fra i pali fu il Lia Piave e in una sola stagione arrivò nella Primavera dell'Udinese, dove c'era la concorrenza di Scuffet e Meret.

Nella giornata di ieri sono arrivati anche i complimenti di Gigi Buffon: "Provedel è stato il miglior portiere del campionato, Vicario sta andando fortissimo in Premier, Meret ha vinto lo scudetto. Poi ci sono giovani in gamba come Di Gregorio e Falcone, diciamo che se si fermasse Donnarumma saremmo coperti."

Provedel è il primo portiere della Lazio a segnare di testa, il secondo in Champions dopo Sinan Bolat nel 2009. L'unica differenza è che Ivan ha segnato saltando come un cestista, un po' alla Milinkovic: "Sergej mi ha ispirato e sono sicuro sia contento per il mio gol. Lo dedico al bambino che sognava la Champions", ha detto il portiere.

E' cresciuto nel mito di Lev Yashin: il leggendario numero uno dell'Unione Sovietica era vicino casa dei nonni. Ieri nonna Lidia gli ha telefonato da Mosca, non riescono a vedersi dal 2018 tra operazione alla tibia, covid e guerra.

Corriere dello Sport
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