Archiviato il successo in campionato contro il Cagliari, la Lazio, dopo due mesi dal termine della fase a gironi, torna a giocare in Champions League. Domani sera, alle ore 21:00, i biancocelesti saranno impegnati contro il Bayern Monaco nell'andata degli Ottavi di Finale. Quest'oggi, in conferenza stampa, insieme a mister Maurizio Sarri, è intervenuto il Capitano Ciro Immobile per presentare il match che andrà in scena allo Stadio Olimpico di Roma. Di seguito le sue dichiarazioni:

"Quando uno ha la passione di fare qualcosa, crede ancora nel lavoro che sta facendo la squadra e vede negli occhi dei propri compagni la voglia di rimettersi in gioco nonostante qualche periodo andato giù, è quella la qualità maggiore che mi ha spinto a me ed ai miei compagni di non mollare nonostante le difficoltà avute. Come ha detto il mister, al di là della prima parte di stagione, non possiamo avere grandi rammarichi quest'anno, abbiamo raggiunto un risultato importante ovvero quello di giocare una partita domani che guarderà tutto il mondo, contro una delle squadre più forti che ci sono in circolazione. Questo per noi deve essere un motivo di soddisfazione e di voglia di mettere in campo tutti noi stessi per dare un qualcosa di speciale ai tifosi.

Il gruppo sta bene, vive con entusiasmo questa partita. Per noi deve essere preparata sotto tutti i minimi dettagli per poter presentarci alla partita nel nostro massimo, cercando di mettere in difficoltà loro che sulla carta sono forti. E' ovvio che sarà una partita molto dura per noi, ma non la stiamo vivendo con ansia, la squadra si sta portando dietro la vittoria di Cagliari, questa scia di entusiasmo che ci ha fatto riprendere luce dopo brutti momenti.

Per noi l'aspetto più importante è proprio la partita di tre anni fa. Quella partita è stata giocata male da parte nostra, quindi avere la possibilità di mettere in mostra la crescita avuta nel corso degli anni, anche pensare a livello di esperienza internazionale, per noi deve essere un valore aggiunto, che ci deve spronare a farci dimenticare quella partita e cercare di vedere quanto ci siamo avvicinati a queste squadre così forti.

Kane? E' sempre stato stimolante affrontare questo tipo di calciatori. Parliamo di uno dei top in quel ruolo. Mettermi a confronto con determinati nomi nel corso della mia carriera, significa tanto per me. Capisco anche il livello che ho raggiunto. Alla fine sono le statistiche, i numeri, i gol fatti e gli assist per la squadra, sono quelli che contano soprattutto per un attaccante. Cose che, quando ancora giochi, ancora non le pensi, poi a mente fredda capisci che stai facendo cose straordinarie. Importante per essere stimolato a dare sempre di più e raggiungere la loro condizione.

Per la partita di domani, a Kane ci penseranno Romagnoli, Patric, Gila e Casale. Per me quello che conta domani non è la sfida tra noi due ma tra Lazio e Bayern, dobbiamo cercare di mettere tutti noi stessi in mezzo al campo, per poter far capire anche solo a noi stessi che il raggiungimento degli Ottavi di Finale è un obiettivo importante. Però poi il vero obiettivo è quello di crescere, sia a livello personale, di squadra ed anche di società.

Fondamentale per un calciatore poter pensare sempre che, nel futuro, cerchi sempre di migliorare. Questo dovrebbe essere da stimolo anche per i ragazzi più giovani, poter capire fin da subito che grazie al campionato e alla continuità, puoi raggiungere determinate competizioni, giocandotela con i giocatori più forti al mondo, crescendo come calciatore. Purtroppo io ho giocato poche volte la Champions, mi sarebbe piaciuto giocarla di più. Se non hai continuità in campionato è difficile, la Champions ha pochi posti vista l'importanza della competizione.

Io sono in una condizione fisico-mentale buona ora, ho passato brutti momenti, dall'anno scorso mi sono portato dietro troppe cose che piano piano sto cercando di lasciare per strada. Mi sto concentrando al massimo su quello che devo fare da qui a fine stagione. La settimana scorsa, quando ero squalificato, mi è servita tanto, venendo dall'infortunio sono riuscito ad allenarmi bene, anche perché ora ci aspettano grandi partite con pochi allenamenti. Domani sarò in una condizione buona per entrare in campo. E' ovvio che quando senti la musichetta della Champions, vale anche per noi alcune volte, queste squadre si trasformano, loro sono abituati a sentirla sempre, sanno cosa gli aspetta.

Spalletti? Non lo sento dalla penultima convocazione. Sto cercando di fare passo dopo passo, incastrare le cose per tutte le competizioni che abbiamo anche noi da fare è complicato. A me piace fare le cose fatte bene con serietà. Vale lo stesso discorso: se fai un bel campionato raggiungi la Champions, se fai ottime cose con il tuo club raggiungi la Nazionale. Speriamo di arrivare alla fine del campionato in una forma ottimale per poter dare una mano.

Stiamo lavorando, la settimana scorsa abbiamo visto tante cose che probabilmente ci mancavano per poter offendere con più continuità e dare fastidio. Io credo che alla fine è sempre stata una questione di mettersi bene in campo, di saper gestire i momenti della partita. Leggendo le statistiche, molti gol arrivano sulle palle recupera re, poche squadre al mondo riescono ad avere una mole di gioco tale che ti porti a fare tanti gol su azioni costruite. Stiamo cercando di migliorare sotto questo aspetto. Zaccagni lo stiamo aspettando, sappiamo quanto è importante per noi. Stiamo cercando di far integrare il primo possibile Isaksen, che era da tutt'altro modo di giocare. Lo stesso Pedro lo aiuta. Per questo non sono mai stato tanto preoccupato, mi fido dei miei compagni, così quanto ci tengono e volevano uscire il prima possibile a rifare le cose fatte vedere a tutti".

CONFERENZA SARRI | "Sono forti ma non vogliamo fare le vittime sacrificali. Giocheremo senza perdere la nostra identità" | VIDEO
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