Il Tar del Piemonte ha deciso: Torino-Fiorentina si potrà giocare
Il Tar del Piemonte infatti ha sospeso, con immediatezza, l’ordinanza dell’Asl di Torino perché ‘illegittima’. Nei giorni scorsi, l’Asl aveva messo in quarantena tutto il gruppo squadra per via dei tanti casi di positività che avevano colpito il club granata causando anche il rinvio della partita di Atalanta-Torino. Il match contro la Fiorentina, previsto per domani alle ore 14:30, dunque si potrebbe giocare regolarmente. Usiamo il condizionale perché il club granata ha chiesto il rinvio di 24 ore, a lunedì, per avere più tempo per preparare la partita. Ma questo posticipo comporterebbe un ulteriore slittamento, ovvero da mercoledì a giovedì della partita di Coppa Italia tra Napoli-Fiorentina. Qui sotto riportata la sentenza del Tar del Piemonte:
“Ad avviso del Tar, che ha deciso in sede monocratica, l’ordinanza della A.S.L. appare illegittima per violazione dell’art. 2, d.l. 30 dicembre 2021, n. 229, nonché della circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2020, e ciò in quanto il cit. art. 2, d.l. n. 229 del 2021, al fine di impedire la paralisi delle attività lavorative, ha disposto che la misura della quarantena precauzionale non si applica a coloro che, nei 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario o dalla guarigione o successivamente alla somministrazione della dose di richiamo, hanno avuto contatti stretti con soggetti confermati positivi al Covid-19 e a detti soggetti è imposto l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2, fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid-19, e di effettuare un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto; la norma si applica anche alle persone che erano sottoposte alla misura della quarantena precauzionale alla data di entrata in vigore del decreto legge”.