CorSera | Lazio, Milinkovic-Savic uomo chiave del mercato
La fine di marzo porta con sé l'approvazione della semestrale consolidata al 31 dicembre. In attesa della definizione anche dei parametri dell'indice di liquidità (prevista per il 20 aprile), condizione necessaria per l'iscrizione al campionato, ci sarà una prima fotografia dello stato di salute della Lazio. Per non restare intrappolata come successo nelle ultime sessioni di mercato, oltre alle operazioni minori sarà necessario un sacrificio, e i giocatori che possono avere mercato sono soprattutto due: Luis Alberto, che prima o poi vorrebbe tornare in Spagna ma parole sue, «qui sto bene e ho un contratto fino al 2025», e più di lui Sergej Milinkovic-Savic, che i tifosi non vorrebbero mai vedere andar via ma che potrebbero doversi abituare all'idea. La Lazio, qualora arrivasse un'offerta (non quella da 100 milioni svelata da Lotito, 50-6o visti i tempi che corrono sembra una valutazione più verosimile), non si opporrebbe a una sua partenza, anche in virtù di un comportamento impeccabile che il Sergente ha sempre avuto, non solo in campo. Mai una parola fuori posto - anzi, una strategia di comunicazione soprattutto social più «aggressiva» che nell'ambiente non è dispiaciuta - e mai una goccia di sudore risparmiata, né col club né in nazionale. Anche ieri, Milinkovic-Savic è stato in campo per un tempo nell'amichevole giocata dalla Serbia in Danimarca, e per 90 minuti era accaduto giovedì in Ungheria. Con la Lazio, neanche a parlarne: da quando Sarri e i suoi due interni di centrocampo hanno trovato l'equilibrio - con Basic retrocesso nelle gerarchie - Sergej non ha praticamente mai riposato. L'ultima partita saltata è stata quella di andata proprio contro il prossimo avversaro, il Sassuolo: era il 12 dicembre e Milinkovic-Savic era squalificato per l'espulsione a Genova con la Samp. Da quel giorno, sempre in campo fatta eccezione per 8 minuti (contro il Bologna, a risultato acquisito). Una continuità di rendimento, arricchita da otto gol e otto assist, che potrebbe portare la Juventus in Italia, ma anche Psg e Manchester United all'estero, a tentare l'assalto. Più probabile che in biancoceleste resti Pedro, che ieri ha parlato in Spagna: «Ho un altro anno di contratto, poi vedremo cosa fare». E chissà cosa farà la Lazio con Kamenovic, che ha lo stesso agente di Milinkovic-Savic, Mateja Kezman: ieri, per il difensore che alla Lazio non si è ancora visto, altri 90 minuti con l'Under 21 serba e persino un gol. CorriereDellaSera