ESCLUSIVA | L'ex Bologna Paganin: "La Lazio sta facendo un percorso di crescita importante, per la svolta ci vorrà ancora tempo"
Dopo la vittoria nel derby contro la Roma che ha ridato entusiasmo ai biancocelesti, e la vittoria in Europa League contro la Lokomotiv Mosca, la Lazio si prepara ad affrontare il Bologna. Il match del Renato Dall'Ara, è in programma domenica ore 12:30. In occasione della sfida valevole per la settima giornata di Serie A Tim, l'ex giocatore rossoblù e opinionista sportivo Massimo Paganin è intervenuto in via esclusiva ai microfoni di LazioPress.it.
Domenica c'è Bologna-Lazio, che partita si aspetta?
"Mi aspetto una partita non semplice visto che c'è stato il turno infrasettimanale, perché le gare si potrebbero far sentire. Direi però che la Lazio sta facendo un percorso di crescita importante e dopo la vittoria nel derby direi che mentalmente approccia a questa partita con una squadra, che tra l'altro è in difficoltà. Credo che contro il Bologna potrà fare molto bene".
La vittoria nel derby può rappresentare la svolta sia mentale che tattica per i biancocelesti?
"Una svolta non credo, nel senso che già il lavoro di Sarri è un lavoro che richiede del tempo. La squadra ha cambiato dopo tanti anni sistema di gioco passando dal 3-5-2 al 4-3-3, quindi non semplice. Mi sembra che per il periodo di adattamento ci vorrà ancora un po' di tempo. Sicuramente ha dato un'iniezione di fiducia, di autostima e di sicurezza, però siamo ancora all'inizio della stagione e ci vorrà ancora del tempo prima che il lavoro di Sarri venga completamente assimilato dalla squadra".
Mihajlovic - secondo le ultime indiscrezioni vicino all'esonero - può riprendersi o il suo futuro a Bologna è già scritto?
"Il futuro di un allenatore dipende dalla società. Mihajlovic è un tecnico che inoltre ha fatto molto bene a Bologna. La squadra non è partita benissimo ma credo che l'allenatore abbia gli strumenti per poter eventualmente recuperare quello che è stato perso nelle prime giornate. Il Bologna comunque è una buona squadra, ha un buon calcio. Forse in questo momento manca un po' di equilibrio però penso che si possa ritrovare e che Mihajlovic possa ritrovare quel filo conduttore che lo possa condurre a fare il campionato che deve fare il Bologna: un campionato di media classifica".
Si è detto che contro la Roma la Lazio abbia giocato "alla vecchia maniera" colpendo i giallorossi con le ripartenze e non propriamente con il gioco di Sarri. Il famoso sarrismo alla lunga si vedrà oppure ce ne sarà un altro, magari diverso, che esalterà le qualità dei singoli come Felipe Anderson, Luis Alberto...?
"Sicuramente Sarri si è evoluto nell'arco del tempo, al di là del sarrismo e delle considerazioni che si possono fare. Ha vinto l'Europa League con il Chelsea, ha fatto bene nel campionato inglese, è cresciuto come allenatore... Ha portato la propria esperienza in un gruppo di lavoro abituato a giocare in un certo modo. Sicuramente si vedrà e si è già vista la mano del tecnico. È vero che la Lazio ha giocato con delle ripartenze ma bisogna essere in grado di fare anche quelle. Quindi direi che i gol sono stati importanti per come sono stati costruiti e già da quello si vede che l'impronta data alla squadra dall'allenatore è diversa".Si parla di uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni. Per questo motivo conteranno di più gli scontri diretti? Dove può arrivare la Lazio?
"La Lazio concorrerà per cercare di arrivare tra i primi quattro posti, così come Roma, Milan, Inter, Juve e Atalanta. Ci metterei in mezzo anche la Fiorentina che probabilmente è una delle sorprese del nostro campionato. La Lazio deve fare un percorso di crescita: ha l'Europa League e la Coppa Italia da giocare... quindi direi che è un campionato nel quale deve crescere ulteriormente. Fortunatamente è riuscita a colmare il gap e a non rimanere troppo indietro vincendo il derby. Adesso però deve cercare di fare ulteriori punti contro una squadra a mio avviso in difficoltà, perché è importante non staccarsi da quello che è il gruppo delle pretendenti alla Champions".
Sarri nell'intervista post derby ha dichiarato che alla Lazio - rispetto alle esperienze passate - c'è grande disponibilità e si può lavorare. Può essere questa la chiave per fare bene?
"È la chiave per fare bene in qualunque squadra. Mi sembra che un'identità di squadra ci sia, per cui Sarri sta lavorando molto bene. Nel momento in cui l'allenatore sente che c'è la disponibilità dei giocatori e allo stesso tempo i giocatori danno la loro fiducia a quelle che sono le idee dell'allenatore si possono fare cose importanti, però ci vorrà ancora del tempo".