La Lazio esce sconfitta, ancora, dalla gara in trasferta contro l'Atalanta per 3-1. Un risultato che fa male, sia per la classifica che per la prestazione offerta in campo dai giocatori biancocelesti. Una prestazione che non è andata giù ai tifosi, che nella notte hanno contestato l'operato del presente Claudio Lotito e del tecnico Maurizio Sarri. Nello spazio su Radio Incontro Olympia dedicato alla tifoseria organizzata, gli esponenti della Curva Nord hanno commentato questo loro gesto: “Siamo stati zitti e buoni per mesi ma adesso dobbiamo dire che secondo noi, al di là della responsabilità conclamata della società, Sarri è il primo responsabile della situazione attuale. Usciamo allo scoperto, alla stazione di Salerno abbiamo chiesto un confronto e il tecnico è stato disarmante, parlando di squadra assolutamente non attrezzata per il quarto posto e spiegando di non sapere quali soluzioni adottare, perché il calcio non è una scienza esatta. Questo vuol dire avere la verve di un “sorcio morto”, perché la squadra ti sente quando dici queste cose, erano a un metro da noi, e chi riesce a dare la vita in campo per te se la carica che trasmetti è questa? Quando ti trovi la persona che ti dovrebbe condurre in battaglia davanti allo spogliatoio ti dice “vediamo un po' cosa succede”, come puoi dare il massimo, che motivazioni vuoi dare ai giocatori? Nel bene e nel male questo allenatore non si è mai fatto avanti né affacciato sotto il nostro settore, se ha detto “se il problema sono io mi faccio da parte”, bene allora si prendesse la responsabilità dei quattro milioni che guadagna. A noi i ruffiani non piacciono, dire "Il mio popolo" e mandare gli audio "Noi manipolo di fratelli" e poi non presentarsi mai al nostro cospetto non serve a niente. Il presidente poi, quando usa il termine “reietti”, deve capire che non ha preso il brand Lazio da Gian Casoni ma da Sergio Cragnotti, e che deve rispettare la dignità che noi avremo sempre come tifosi, lui invece non lo sappiamo. Comunque come tifoseria ci saremo sempre, a Cagliari e prepareremo un grande spettacolo col Bayern, se ci sarà da applaudire applaudiremo, se ci sarà di fischiare, fischieremo, ma non vogliamo più passerelle sotto la curva dopo brutte sconfitte, possono rientrare direttamente nello spogliatoio. Si rimboccassero le maniche e non facessero più vedere lo schifo che abbiamo visto ieri”.

Cagliari-Lazio, in Sardegna striscia aperta di otto risultati utili consecutivi: i numeri
Atalanta-Lazio, Orsi: "C’è stata solo una squadra in campo che ha surclassato l'altra. L'involuzione dei biancocelesti mi preoccupa"