Il Messaggero | Tavares, un treno diretto in Europa
Il terzino sempre più decisivo con la Lazio, con lui si punta all'Europa
Tavers e la sua incisività
La Lazio ha trovato in Tavares una vera e propria freccia verso l’Europa, così rapido che è difficile stargli dietro. Un'altra sgroppata, un altro assist: il quarto in altrettante partite dopo la gara con il Torino. Nessuno in Serie A c'era mai riuscito dal 2003/04. Neanche nei principali cinque campionati europei si trova un giocatore con un simile rendimento: nemmeno Oscar Mingueza del Celta Vigo, fermo a tre assist. Tifosi e addetti ai lavori sono sbalorditi dal talento di questo terzino portoghese di 24 anni, che sembra essere stato accantonato troppo presto dal calcio che conta. L'impatto di Tavares è stato eccezionale, specialmente considerando il rapporto qualità-prezzo: prestito gratuito con obbligo di riscatto fissato a 5 milioni, pagabile in cinque anni all’Arsenal. Un vero affare, simile a quello di Dia. Fabiani, direttore sportivo della Lazio, può già vantarsi: «Incredibile come i grandi club lo abbiano lasciato scappare, è un giocatore da scudetto». Anche Lotito è stato colpito dal parere della sua squadra di talent scouting: «Perfino Baroni si è congratulato. Non credeva che fossimo riusciti a battere una concorrenza così vasta per un terzino con qualità fisiche e atletiche così impressionanti». Inizialmente in molti avevano dei dubbi sulla scelta di lasciar perdere Cabal, poi venduto alla Juventus per più di 12 milioni. Ora però tutti si stanno ricredendo, soprattutto dopo aver visto le prestazioni di Tavares già durante il ritiro estivo, nonostante un infortunio lo abbia fermato per quasi un mese.
La gestione
L’unico aspetto negativo è stato proprio questo stop, ma Baroni sta gestendo al meglio il terzino portoghese, facendolo giocare una volta a settimana per evitare sovraccarichi. Per questo Tavares riposerà giovedì contro il Nizza, squadra alla quale segnò lo scorso anno. Nuno è anche alla ricerca del suo primo gol con la Lazio, che potrebbe arrivare contro l’Empoli, ma intanto ci si gode i suoi assist. L’ultimo è stato quello spettacolare contro il Torino, quando ha fatto un’accelerazione sulla sinistra e ha servito Guendouzi con un passaggio illuminante. Con questo, ha servito il suo quarto assist a un quarto giocatore diverso, dopo Castellanos, Dia e Mario Gila. Solo contro il Verona è rimasto a secco.
Il feeling
Tavares è descritto come timido e introverso, ma in campo è devastante. In passato, la sua carriera è stata limitata dal difficile rapporto con alcuni allenatori e qualche tensione. Ora, però, sembra rinato sotto la guida di Baroni e grazie al sostegno del gruppo. «Sto facendo tutto questo perché la squadra è davvero forte. Mi concentro sul fare bene il mio lavoro e sono felice di servire assist vincenti, ma l’importante è che servano a far vincere la Lazio». La vittoria contro il Torino, ottenuta anche grazie a lui, ha permesso alla squadra di raggiungere il sesto posto in classifica, a soli tre punti dal Napoli capolista. La corsa per l’Europa è appena cominciata e Tavares è lanciato a tutta velocità.