Nel post partita di Spezia-Lazio, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni di DAZN: "Esclusi i primi dieci minuti, abbiamo avuto momenti di qualità: è stata una buona partita con delle premesse difficili. Loro sono molto aggressivi e l'ambiente è molto caldo. Le dimensioni del campo e la struttura dello stadio è importante, questo è uno dei pochi impianti in cui ti sembra di poter inquadrare ovunque la porta. Questa è una constatazione normale che facciamo tutti noi allenatori. L'aspetto più positivo di oggi è che questa squadra ha saputo gestire la sofferenza, per cui ora la sensazione è che ora sappiamo affrontare i minuti di black out. Sono convinto che mancano ancora molte partite e che ci sono molti punti a disposizione: eravamo messi male ma dicevo ai ragazzi che non era impossibile. Penso comunque che ci sia ancora da lottare. Andrò a dormire arrabbiato lo stesso rivedendo i primi dieci minuti."

Mister Sarri ha commentato la vittoria della sua Lazio contro lo Spezia ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue parole: "Nei primi minuti abbiamo vissuto tutte le difficoltà che potevano esserci in questa gara, lo sapevamo, ci hanno messo in difficoltà e poi piano piano siamo venuti fuori e abbiamo ripreso in mano la gara. Soddisfatto? Siamo soddisfatti perché la squadra ha avuto un'evoluzione positiva ma c'è differenza tra soddisfazione e appagamento, pensare che sia facile arrivare al traguardo non è vero, bisogna restare concentrati e l'appagamento arriverà solo con l'obiettivo raggiunto. L'obiettivo di diventare meno superficiali ce lo siamo posti da tempo, la capacità di stare sul pezzo è cresciuta notevolmente, ma i primi 7 o 8 minuti un po' di paura di aver preso sottogamba la gara l'ho avuta.

L'eventuale secondo posto? Tutti si dimenticano che ho fatto sette promozioni anche nelle categorie inferiori, non sempre la dimensione mediatica corrisponde alla soddisfazione interna. Sono scaramantico e ora non dico dove colloco l'eventuale obiettivo nella scala di preferenze. Non so cosa sia possibile, so che sono tornato a divertirmi quando alleno e questo significa che la squadra sta facendo bene, ho visto in questa stagione un cambio di mentalità e questo fatto che io mi diverto riesco a trasmetterlo ai giocatori e lo vedo nella crescita individuale. Non dobbiamo guardare la classifica, perché mancano 9 partite, dobbiamo rimanere lì con la voglia di raggiungere il nostro obiettivo.

Sul gol di Felipe Anderson a un certo punto mi sono spaventato perché nessuno tirava in porta. Sono contentissimo per Marcos Antonio perché lui è un grande palleggiatore e a volte fatico a inserirlo nel nostro centrocampo che è molto offensivo e a volte ha bisogno di fisicità. Vedere Marcos Antonio in allenamento vi assicuro che è uno spettacolo".

Il Comandante biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Radio nel post partita: "Il settore dietro la panchina ospite non è oxfordiano. Stasera c'erano tutti i presupposti per andare incontro a una partita difficile. Questa squadra continua a crescere partita dopo partita. La brillantezza dei nostri calciatori offensivi è in costante aumento. Sono contento per tutti, di più però per Marcos Antonio.

Ho trovato delle difficoltà a inserirlo in un centrocampo come il nostro, le sue qualità di palleggio sono di alto livello. Contro il Torino sarà una partita difficilissima, come dicono i precedenti. Cercheremo di prepararla bene, sfrutteremo la settimana di lavoro".

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