I biancocelesti iniziano da Lecce per cercare di confermare i risultati della scorsa stagione con l’impegno europeo in più. Sarri riparte dopo da cinque volti nuovi dopo il pesante addio di Milinkovic-Savic.

Replicare il secondo posto della scorsa stagione sarà difficilissimo. Non si tratta di mettere le mani avanti, Sarri stesso è stato molto chiaro in questo senso. Ancor di più pensando che la Lazio dovrà affrontare il triplo impegno con la Champions di mezzo. Un dolce ostacolo che i biancocelesti si sono guadagnati al termine di un'annata ricca di soddisfazioni, in cui tra andata e ritorno sono riusciti a battere tutte le big del campionato. Una dimostrazione di forza che conferma l'ottimo lavoro effettuato da Sarri dal momento del suo arrivo sulla panchina laziale. E nella sua terza stagione c'è chi pensa che il tecnico possa far crescere ancora la sua creatura. Solo in occasione della sua avventura a Napoli l'allenatore toscano è rimasto per tre anni di fila alla guida di un club di Serie A: il terzo fu il campionato terminato a 91 punti, secondo posto ricco di rimpianti per quel clamoroso tonfo a Firenze che gli costò lo scudetto in favore della Juve. L'obiettivo della Lazio nel prossimo anno non è comunque quello di lottare per il titolo (almeno non di partenza), ma di confermarsi tra le prime quattro del torneo. Vorrebbe dire dar continuità al progetto iniziato proprio con l'avvento del tecnico nella Capitale. Un sodalizio quello con il presidente Lotito che ha subìto più di qualche scossone in un'estate a dir poco tormentata per il mercato in entrata. Giugno e luglio avari di arrivi, eccezion fatta per Castellanos, che si è unito ai compagni solo nel finale di ritiro ad Auronzo. È servito un comunicato ufficiale per riportare la serenità in un mare magnum di rumors che voleva Sarri inquieto per una campagna di rafforzamento andata avanti a rilento. Poi l'incontro chiarificatore a Formello, con la società che ha cambiato marcia e in poche ore ha messo a segno un doppio colpo: Kamada prima e Isaksen poi. Non solo. Nelle ultime ore a Formello sono arrivati Rovella e Pellegrini (ritorno per lui dopo il prestito dello scorso anno). Il regista e il terzino sinistra che servivano per completare il pacchetto di cinque calciatori a fronte della pesantissima partenza di Milinkovic. Per ruolo e posizione in campo, toccherà a Kamada prendere la pesantissima eredità del Sergente. Il giapponese, arrivato a parametro zero dopo quattro anni all'Eintracht Francoforte, ha già fatto una buona impressione nell'amichevole pre campionato contro il Latina e si candida per una maglia da titolare per l'esordio di domani sera contro il Lecce al Via del Mare (ore 20:45). L'obiettivo principale di Sarri, però, è quello di ritrovare il vero Immobile. Dopo la passata stagione, fortemente condizionata da infortuni muscolari e da vicende extra campo, il capitano della Lazio andrà alla ricerca del riscatto. Serve il miglior Ciro per andare lontano sia in Serie A che in Champions League. Nella stagione 2020/2021, con Inzaghi in panchina, il centravanti di Torre Annunziata segnò 5 reti in altrettante partite nel massimo torneo continentale. Non solo la vena realizzativa di Immobile. Sarri dovrà ripartire dall'affidabilità difensiva dello scorso anno, passando per le invenzioni di Luis Alberto (sempre più leader tecnico della rosa) e l'apporto in zona gol degli esterni d'attacco.

Il Tempo.

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