Abdoulay Konko in un'intervista esclusiva sulla Lazio
L'ex terzino francese ricorda i tempi biancocelesti e analizza l'attuale stagione della squadra di Baroni

Una tua analisi su questa Lazio di Baroni?
La Lazio di Baroni sta sorprendendo tutti, compreso me, con il suo compatto caratterizzato dalla gran cura dei dettagli. Vedo una squadra ben organizzata, solida dietro e con molto equilibrio in fase d'attacco. Penso si possa parlare di lavoro eccellente e sta uscendo fuori anche una costanza importante nelle prestazioni.
Nel 2011 il tuo arrivo alla Lazio. Ci racconti come andò e le tue sensazioni appena trasferito nella capitale.
Il mio trasferimento alla Lazio nel 2011 è stato un passo importante per la mia carriera. Ricordo fu molto emozionante per me arrivare in una città grande come Roma e mettermi in gioco in un club prestiogoso come la Lazio, sicuramente un sogno che si realizzava. L'ambientamento poi è stato veloce grazie al calore della tifoseria che ci dava un grande supporto sempre e grazie anche ai compagni che fin da subito mi hanno fatto sentire a casa. Questo è quello che poi di conseguenza abbiamo tramandato ai nuovi arrivati e che ci hanno permesso di fare bene in quelle stagioni nonostante i normali alti e bassi.
Sei entrato nella storia della Lazio grazie anche al famoso derby di Coppa Italia vinto. Ricordi di quell'evento?
Il derby del 26 maggio qualcosa di indescrivibile, da brividi, che nessuno dimenticherà mai a Roma. Le settimane prima della partita le abbiamo vissute con molta tensione ma al tempo stesso con grande concentrazione. E' stato un lavoro generale dell'ambiente Lazio che ha portato i suoi frutti. Abbiamo spinto tutti per raggiungere questo successo: giocatori, società e in particolare la tifoseria che era sempre al nostro fianco con il loro calore. La vittoria è stata una esplosione di gioia ma anche una liberazione fisica e mentale.
I biancocelesti possono arrivare a vincere l'Europa League?
La Lazio ha le potenzialità per arrivare in fondo in questa Europa League. Deve mantenere solidità e concentrazione giocando come sta facendo senza mai sottovalutare l'avversario e con spirito e mentalità che sta dimostrando la squadra di Baroni.
Hai lavorato con tanti allenatori, alcuni diventati poi grandi mister. Cosa ti hanno lasciato?
Devo dire che ogni allenatore ti lascia qualcosa, insegnando qualcosa di diverso. Dovendo scegliere posso citare sicuramente i mister che ho avuto alla Lazio, come Reja, Inzaghi, Petkovic, Pioli, nomi che hanno avuto grande fiducia in me e un'ottima visione tattica e di gioco.
Come vedi la Lazio in campionato per un posto in Champions League?
La Lazio ha tutte le carte per puntare ad un piazzamento Champions nel campionato. La squadra è ben costruita e ha una base importante. Se riesce a mantenere alta la concentrazione e trovare continuità nelle prestazioni non vedo perchè non possa riuscirci.
Il mondo del calcio è descritto spesso come superficiale a livello umano. Nella tua carriera hai trovato importanti amicizie grazie al calcio?
Nel calcio è difficile trovare amicizie vere e durature perchè si tratta sempre di un lavoro. Questo però non esclude di trovare persone con cui ci si lega e che sento anche oggi, ex compagni di squadra con cui abbiamo condiviso tante battaglie in campo e non solo. Il calcio può sembrare un ambiente superficiale a livello umano alcuni rapporti d'amicizia durano nonostante le pressioni del gioco.