“Non molliamo di un centimetro. Teniamo duro. La testa conta più del fisico", queste le parole di Maurizio Sarri alla squadra prima di partire per Firenze. I ragazzi sono contati, acciaccati e affaticati, ma devono stingere i denti come hanno fatto con il Torino. Guai a buttare tutto all'aria proprio ora, prima che il calendario, dopo Milan e Bayern, possa tornare di nuovo amico. La Lazio è chiamata a un nuovo sforzo davanti un nuovo scontro diretto e a un'altra trasferta. Nelle ultime cinque gare fuori casa i biancocelesti ne hanno vinte quattro e ora la media punti in trasferta è schizzata a 2,4. Prima di questo filotto era di 0,875 punti a incontro, un bel passo avanti. In tutto ora la media punti in casa è di 1,75, fuori casa 1,46. 

Sarri si trova davanti Italiano che nel 2021, se il Comandante non avesse accettato la proposta di Lotito, sarebbe potuto essere sulla panchina della Lazio. Chissà che non torni di moda il suo nome se Sarri decidesse di andar via. Il tecnico non getta ombre e incertezze, tiene compatto lo spogliatoio verso l'obiettivo Champions, ma se Commisso a fine stagione gli facesse uno squillo potrebbe pensare di avvicinarsi a casa sua. Fiorentina-Lazio è anche la sfida dei 4-3-3, ma ad ora ha sempre trionfato il più esperto: in cinque incontri, quattro vittorie e un pareggio per Sarri. Al Franchi sono arrivati uno 0-3 e uno 0-4 negli ultimi due incroci, grazie al contropiede quasi sempre utilizzato contro Italiano.

Nell'ultimo allenamento prima della partenza si è visto un Immobile carico, come non era da tempo. Tutti credono ancora al quarto posto, tutti spingono la Lazio. I tifosi non sono da meno, visto che nonostante il giorno lavorativo saranno presenti in almeno 2500.

Il Messaggero

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