Il Tempo | Lazio, follia biglietti: Olimpico vuoto
Lazio senza pace. Riparte la contestazione di una fetta delle tifoseria contro Lotito e stavolta trova terreno fertile nelle scellerate scelte della società sui prezzi dei biglietti. Per carità, già da un paio di mesi si erano risentiti cori contro il presidente e Tare, dopo il flop del mercato invernale e alcune dichiarazioni di Sarri molto poco aziendaliste, però, lentamente, l’Olimpico si stava riempiendo dopo un periodo di freddezza.
Nell’ultimo mese si era passati dai 18.000 di Lazio-Sassuolo agli oltre 27.000 del sabato per la sfida contro il Torino. Segnali incoraggianti, la squadra l’altra sera era stata sostenuta fino al pareggio nonostante una prova anonima, ma Lotito ha pensato di presentare dei prezzi molto cari per la sfida contro il Milan: curva e distinti a 40 euro, 65 tribuna Tevere, 85 la Top, 110 Monte Mario. Il costo è in linea con gli altri big-match, ma si doveva fare qualcosa di più per gli ex abbonati o almeno per quei 15-20 mila che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno in questa stagione. C’è un’iniziativa legata allo sponsor Binance ma riguarda solo mille tifosi, per il resto anche i sostenitori più fidelizzati devono pagare cifre molto alte. Troppo. Una mossa alla «tafazzi», autolesionismo allo stato puro che penalizzerà la squadra nella decisiva sfida contro il Milan. Sono stati già venduti 10.000 biglietti, quasi tutti ai milanisti. Tra una costoletta d’abbacchio e tanta cioccolata, la domenica di Pasqua, è uscito un comunicato della Nord che, almeno a giudicare dalle reazione sul web, ha trovato d’accordo la maggioranza dei tifosi: «Adesso basta, vergognatevi tutti. I prezzi sono un insulto al tifoso laziale, quello che c’è sempre stato, in casa e in trasferta. Allo stadio vacci da solo, noi non entreremo questa volta, ma faremo lo stesso sentire il nostro supporto alla squadra. Appuntamento alle ore 15 a Ponte Milvio». Questo in sintesi il pensiero degli Ultras e stavolta è difficile non condividere la scelta dolorosa di lasciare sola la Lazio. A meno che non si riesca a correre ai ripari correggendo l’errore. Il Tempo/Luigi Salomone