Come scrive il Corriere dello Sport, dopo mesi Lotito ha rimosso il blocco economico che ha tenuto congelati i rinnovi e i premi Champions. Lo ha fatto dopo il k.o. di Bergamo e al termine di una settimana turbolenta perché il presidente sa colpire dove fa male, ma stavolta il prezzo da pagare lo paga lui. In estate e autunno aveva stoppato le trattative sui suoi contratti e i patti legati agli obiettivi raggiunti e ciò aveva causato ma l’umore nello spogliatoio. Nonostante non sia il momento ideale per premiare i calciatori, Lotito ha concesso riconoscimenti e ha riaperto le trattative per gli adeguamenti e i rinnovi, in modo da togliere gran parte di alibi alla squadra.

Prima della partenza per Bergamo, Lotito aveva parlato con alcuni senatori, capitanati da Immobile, dei premi Champions e si era tenuto basso, ma dopo l’incontro ha concesso un aumento e la sconfitta di Bergamo non ha cambiato gli accordi. Il gruppo spingeva da dicembre affinché il presidente risolvesse i casi sospesi: Zaccagni e Felipe Anderson aspettavano chiamate da luglio, Provedel attendeva un riconoscimento, Patric un adeguamento e Romagnoli il premio promesso alla firma, ma da settembre in poi non si è mosso nulla. Fabiani aveva risolto la pratica di Patric, mercoledì si è avuta notizia dell’avvicinamento con Provedel e quindi restano in agenda Romagnoli e Zaccagni. Quest’ultimo è in scadenza nel 2025 e la chiamata dovrebbe dovrebbe arrivare entro marzo, ma la soluzione del contratto di Provedel potrebbe anticipare i tempi.

Adesso che si stanno risolvendo queste situazioni, Lotito pretende risposte immediate. Sarà una vigilia diversa a Formello: il presidente è solito andare al centro prima delle partenze, ma oggi parlerà con Sarri per rafforzare la sua posizione ancora di più. Sarri dal canto suo rimarrà in silenzio: non parlerà in conferenza stampa, ma lo farà direttamente a Cagliari.

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