La Lazio ospita la capolista Inter all’Olimpico. Sarri si affida a Immobile per ritrovare il gol.

L'allarme del gol suona senza sosta. Da inizio stagione la Lazio fatica a creare occasioni, fatica a tirare con continuità, fatica a segnare. Immobile potrebbe essere la cura a questa carestia dilagante, un problema endemico che ha colpito tutto l'attacco biancoceleste. Anche stasera contro l'Inter, Sarri si affiderà al capitano per guidare il reparto, per ora non sembrano esserci alternative. Lo stesso Castellanos, apprezzato per temperamento e determinazione, non ha quasi mai visto la porta. Appena un gol realizzato nei 725 minuti avuti a disposizione da quando è arrivato a Roma. Davvero troppo poco, anche per un centravanti di riserva, che poi così riserva non è stato.

L'aggravante del costo elevato per il suo cartellino (19 milioni comprensivi di bonus) ha frenato Sarri nel provare qualcosa di diverso. Di nuovo, anzi di vecchio. Nella passata stagione le partite più spettacolari a livello di gioco espresso erano state quelle con Felipe Anderson falso nueve. Una soluzione adottata solo in caso di emergenza offensiva, ma rivelatasi decisiva dal punto di vista dei gol realizzati. Ne beneficiavano tutti, a cominciare dal brasiliano. Strada poi abbandonata con l'arrivo dell'ex Girona. Ora però serve ritrovare anche i gol degli esterni, come successo a Verona con Zaccagni. «Affrontiamo l'Inter in un momento particolare per noi a livello di risultati, ma siamo convinti che davanti al nostro pubblico faremo una grandissima gara», ha detto al canale ufficiale l'esterno della Nazionale alla vigilia del match contro i nerazzurri. «Avremo di fronte la squadra più forte del campionato, per questo per portare a casa punti servirà la nostra massima prestazione, dovremo essere semplicemente perfetti. La Champions? Sicuramente è una competizione che porta via tante energie fisiche e mentali, però dobbiamo restare concentrati partita dopo partita: sono sicuro che la pausa della Champions League ci darà una grande mano a migliorare in campionato».

Per quanto riguarda le scelte di formazione, durante la rifinitura Patric è tornato in gruppo, recuperato dall'attacco influenzale che lo aveva fermato per la trasferta di Champions League. Dovrebbe fare coppia con Casale, confermato titolare per la terza partita di fila dal suo rientro dall'infortunio. Romagnoli non è ancora pronto, ieri si è limitato a un lavoro differenziato. Il suo ritorno è previsto la prossima settimana in occasione della partita contro l'Empoli. A destra, si rivedrà Lazzari, mentre a sinistra Marusic avrà la preferenza su Hysaj nonostante l'errore commesso a Madrid. Davanti, come detto, sarà a guidare l'attacco con Felipe Anderson e Zaccagni ai suoi lati. Pedro partirà dalla panchina, mentre Isaksen è ancora assente. Anche a centrocampo non dovrebbero esserci dubbi: ieri Vecino non si è allenato per problemi intestinali, rischia di non essere disponibile. Guendouzi e Luis Alberto partiranno ai lati di Rovella, di nuovo titolare dopo aver scontato la squalifica in Champions. «In campionato siamo indietro ma siamo lì», le parole del regista in conferenza. «Per me l'Inter è stata la prima partita che ho fatto in A, la mia famiglia è tutta interista. Per me ha un sapore diverso, ho iniziato nell'Accademia che era associata ai nerazzurri».

Lo riporta Il Tempo.

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