Kozak: "Rocchi mi fece subito capire l'importanza del derby. Domani la Lazio…"
Per farci raccontare dall'interno come si vive una stracittadina abbiamo intervistato in esclusiva Libor Kozak, uno degli eroi del 26 maggio
Ci siamo: l'attesa sta per finire pochi giri di orologio e andrà in scena allo Stadio Olimpico di Roma il Derby della Capitale. Ieri più di 7000 tifosi laziali hanno incitato la squadra nell'allenamento di rifinitura a porte aperte con il clima derby che è già calato sulla Città Eterna ed inizia a farsi sentire.
La gara tra Roma e Lazio non sarà mai una partita come le altre, Baroni in conferenza stampa lo ha giustamente sottolineato e per farci raccontare dall'interno come si vive una stracittadina abbiamo intervistato in esclusiva Libor Kozak, uno degli eroi del 26 maggio.
Hai avuto la fortuna di vivere il derby di Roma da giocatore che emozioni sono?
Il Derby di Roma è speciale perché è una cosa che si sente, è una partita molto calda che percepisci già da settimane. Tutta la città vive di questa partita e non è come le altre, è bello viverlo da giocatore.
Come si prepara un derby? C'è più tensione anche in allenamento?
Già durante gli allenamenti sicuramente si sente perché comunque anche se siamo professionisti e ogni partita si deve vincere e basta però la tifoseria e la città te la fa sentire che è una cosa in più e salgono la tensione, la preparazione e anche l'attenzione.
Quando sei arrivato a Roma chi ti ha fatto capire fin da subito l'importanza del derby tra i tuoi compagni?
Mi ricordo il primo derby dove Tommaso Rocchi, il capitano, mi ha fatto subito capire che è una partita diversa e che si deve vincere a tutti i costi. Ricordo bene che lui la viveva come questione di vita o morte. Anche Stefan Radu era uno di quelli che caricava, ci metteva emozione
Hai vissuto il derby più importante della storia in finale di Coppa Italia contro la Roma, cosa ti viene in mente ripensando a quei momenti?
Ricordo benissimo il derby del 26 maggio, il derby più importante in una finale a Roma era molto sentito. Siamo andati in ritiro per una settimana/dieci giorni e mi ricordo la tensione: anche i compagni più tranquilli e che non hanno mai mostrato la tensione li ho visti con diversi. Vincere è stato bellissimo personalmente mi è dispiaciuto non entrare in campo ma anche dalla panchina fu una cosa incredibile viverla con i compagni e festeggiarla con tutti la città.
Cosa ti aspetti dalla partita di domenica?
In questo derby la Lazio ci arriva da favorita reduce da un buon momento e da una stagione che sta andando bene, però è sempre un derby e non conta la forma né la classifica è una partita dove può succedere di tutto. Si giocherà alla pari e vince sicuramente chi avrà testa e cuore.
Il fatto di avere tanti giocatori nuovi che non hanno mai giocato un derby è un vantaggio o uno svantaggio?
Dipende, sicuramente ci vuole equilibrio: qualcuno che sappia cosa è il derby e che lo spieghi non solo a parole ma anche con i fatti e trasmetta a quelli che non hanno mai vissuto un derby e hanno con meno tensione. La Lazio ha giocatori che hanno vissuto molti derby come Marusic e Pedro che possono preparare i nuovi.