Ormai anche il mister si è abituato ai finali tragicomici del calciomercato laziale: non si aspettava nessuno e nessuno è arrivato. Nonostante fosse la squadra che probabilmente più di tutte, tra quelle che lottano per la Champions, aveva bisogno di aiuto dal mercato, così non è stato e si porta a casa il premio di unica compagine del campionato a non aver effettuato nemmeno un colpo in entrata.

Sarri però deve correre, non possiede tempo ed energie mentali da sprecare per parlare del calciomercato sornione. Il tecnico toscano è consapevole che chiunque fosse arrivato non avrebbe certamente spostato gli equilibri. Ora il campionato della Lazio entra in una fase cruciale, che probabilmente, decreterà se i biancocelesti potranno effettivamente lottare fino all’ultimo per centrare l’obiettivo quarto posto. Il mese di febbraio rappresenta una vera e propria insidia, presentando ben quattro trasferte su cinque partite: a eccezion fatta per il match con il Bologna (18 febbraio) che si disputerà tra le mura dell’Olimpico, la Lazio dovrà affrontare lontana da casa l’Atalanta a Gewiss Stadium questa domenica, il Cagliari all’Unipul Domus (10 febbraio), il Torino all’Olimpico Grande Torino (22 febbraio) e infine la Fiorentina all’Artemio Franchi (26 febbraio). Come se non bastasse va aggiunta, esattamente in mezzo a questo tour de force, la sfida proibitiva di coppa con il Bayern Monaco il 14 febbraio.

Sarri è rinchiuso a Formello da qualche giorno, sta lavorando giorno e notte per risolvere i problemi offensivi della squadra (3 tiri in porta tra Lecce, Inter e Napoli). Per farlo sono state programmate due sessioni di studio incentrate sull’analisi di file video, fissate dopo gli allenamenti della mattina e del pomeriggio: una total immersion per vedere e rivedere in loop gli errori commessi in queste ultime partite che sicuramente stanno irritando il tecnico.

Intanto, per quanto riguarda i rientri, si rivede Immobile che, dopo aver scontato la squalifica con il Napoli, ha lavorato sul campo con i compagni. Aperto quindi il ballottaggio con Castellanos. Ancora out Patric che si sta curando in Spagna per quei problemi che tanto lo tormentano alla spalla, si spera di recuperarlo per metà febbraio. Insieme a lui anche Zaccagni non sarà della partita contro l’Atalanta: per lui i soliti problemi all’alluce che lo stanno condizionando dalla trasferta con l’Udinese del 7 gennaio. Spera di essere a disposizione per la prossima partita con il Cagliari, anche se difficile. Lazzari-Pellegrini è l’altro grande ballottaggio così come Luis Alberto-Vecino: il mago è sottotono, si vede, non è brillante. Potrebbe essere preferita la cattiveria agonistica dell’uruguagio. Rovella ci sarà, è stato gestito in settimana ma sta bene. In attacco quasi sicuro l’impiego di Isaksen sulla fascia destra, viste soprattutto le poche garanzie che sta dando Pedro in questo momento della stagione: non è un caso che fino all’ultimo istante la Lazio abbia provato a prendere un esterno offensivo dal calciomercato.

Corriere dello Sport
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