Domani alle ore 18:00 la Lazio affronterà il Torino nel prossimo turno in campionato. Una sfida difficile quella contro i granata, utile a testare ancora una volta la maturità della squadra di Sarri, che contro lo Spezia non ha deluso le aspettative. Si pensava potesse essere una partita trappola quella il Picco, ma i biancocelesti si sono mostrati decisi e vogliosi nel conquistare una pesante vittoria portando a casa un netto 0-3. Dall'altro lato, la squadra di  Juric arriva all'incontro dopo il pareggio per 1-1 maturato in casa contro la Salernitana, e la sfida contro i biancocelesti può essere un'occasione per ritrovare i 3 punti in Serie A. In occasione del match in programma all'Olimpico, ai microfoni di LazioPress.it è intervenuto in esclusiva l'ex granata Claudio Onofri.

Come commenta questa Lazio di Sarri seconda in classifica?

"Il commento per me è scontato. Ho un'ammirazione speciale per Sarri e sapevo che prima o poi avrebbe dato quella continuità che non si era vista agli esordi. Era l'unica prerogativa mancante perché la Lazio si attenesse ai risultati che ora sta ottenendo. Nella prima fase del "Sarri pensiero" c'erano partite che denotavano questa escalation e altre che facevano tornare indietro la squadra. Poi indubbiamente stiamo parlando di giocatori di grande livello: da Felipe Anderson, Milinkovic, Luis Alberto fino a Immobile. Per Ciro questa è una stagione davvero sfortunata, ma i suoi dieci gol in campionato dimostrano che è uno che appena rientra la mette dentro. Sono veramente ammirato da quello che sta facendo Sarri ultimamente, ma era prevedibile per quanto mi riguarda. Mi piace perche è uno di quelli che riesce a dare un'impronta precisa alla propria squadra, rendendola riconoscibile. La sua metodologia di allenamento è sempre la stessa fin dalle squadre dilettanti, e già da lì si capiva che sarebbe approdato a competere a livelli molto più alti nella sua carriera."

Cosa può fare ancora la Società per accompagnare il tecnico in questo straordinario percorso in biancoceleste?   

"È chiaro che si podeva prevedere l'eventuale assenza di Immobile, che ha un'importanza non indifferente in qualità di gol, non solo alla Lazio ma anche in Nazionale. Da metà campo in su c'è poco da fare per migliorare, magari fare alcuni investimenti sopratutto in difesa, anche se quelli che stanno giocando finora sono cresciuti molto e stanno facendo bene. Se andiamo a vedere i numeri la Lazio ha il miglior reparto arretrato e questo è frutto dell'organizzazione, ma se si vuole alzare ancora di più il livello avrei a prendere giocatori forti ed importati."

Che gara si aspetta da Lazio-Torino?

"Solitamente il Toro non ha dimostrato quello che può fare e questo si è visto anche nell'ultimo incontro con la Salernitana. Personalmente conosco molto bene Ivan Juric, ho avuto modo di frequentarlo spesso a Genova anche fuori dal campo e posso dire che mi ha sempre dato l'impressione di essere un uomo molto intelligente e capace. È un discepolo di Gasperini a livello tattico, ma ha ovviamente anche idee sue che però quest'anno non stanno dando i frutti come dovrebbero. Il valore della squadra è alto, ma ci sono stati troppi infortuni che hanno inevitabilmente inciso sulla classifica. Il suo modo di calcio mi piace molto, aggressivo e propositivo, per questo contro la Lazio penso proprio che sarà un bell'incontro anche affascinante. Non sono due squadre che si attaccano ai risultati di misura, entrambe cercano di ottenere la vittoria attraverso l'espressione del proprio gioco."

Può essere una partita trappola per i biancocelesti?

"Assolutamente, ma visto anche il risultato ottenuto contro lo Spezia sicuramente anche il Torino andrà all'Olimpico con un pò di timore. È una partita che può regalare tante soluzioni finali proprio per il modo di pensare calcio dei due allenatori e per gli interpreti. Se dovessi scommettere sul risultato punterei sulla Lazio, ma occhio anche al pareggio."

Non mancano molte giornate al termine del campionato, questa Lazio ce la farà a centrare l'obbiettivo Champions League?

"In questo momento al di là del distacco con le altre, non vedo come non possa accadere. Se la Lazio continua a giocare come sta facendo, sono abbastanza convinto che giocherà la prossima Champions League, anche se nel calcio nulla va mai dato per scontato."

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