Addio Pelé, il ricordo di Zoff: “Era un fuoriclasse assoluto, dentro e fuori dal campo. E quando gli ho parato…”
A seguito della scomparsa di una leggenda del calcio come Pelé, l’ex portiere e allenatore della Lazio Dino Zoff ha ricordato il campione brasiliano che si è spento ieri all’età di 82 anni. Queste le sue parole in esclusiva a Free.it: Zoff, lei che è stato un grande campione, cosa si sente di ricordare della vita di Pelè? “Intanto va detto che nella storia del calcio esistono campioni diversi, e Pelè era tra questi. Anzi l’aggettivo di “campione” non è calzante per lui. O Rei era un fuoriclasse assoluto, dentro e fuori dal campo”. Lo ha conosciuto, ci ha giocato contro? “Sì…in due diverse occasioni. La prima volta negli USA, durante una partita con la Nazionale, ma non ricordo esattamente la data perchè non era un incontro ufficiale. Si trattava di un’amichevole. Ho una foto sa di quella volta…lui stranamente non ha segnato e io gli ho parato!” Immagino custodisca gelosamente quello scatto, dove lo tiene? “Assolutamente sì, ne vado orgoglioso. La foto è conservata insieme ad altre scattate con campioni speciali. E’ appesa nel corridoio della mia casa…Ma io Pelè l’ho conosciuto anche in una seconda circostanza. Era una premiazione, insomma indossavamo abiti civili…E anche di quell’occasione ho una foto”. Immagino allora che durante la premiazione abbia avuto modo di parlargli, più facile che in mezzo ad un campo di calcio… “Sono state chiacchiere amabili. Pelè non solo era inarrivabile come giocatore di calcio, era pure simpatico, una persona davvero a modo”. Quando lo ha visto giocare davanti a lei, subito si è reso conto di che pasta di calciatore fosse? “Quando si hanno le qualità straordinarie di cui Pelè era dotato, non ci voleva molto ad accorgersi della differenza che sapeva fare. Lui è stato il meglio assoluto in tutte le componenti calcistiche: dal tiro al dribbling. Non c’era un aspetto del calcio nel quale non si distinguesse…” Nel dualismo Maradona/Pelè come si è collocato negli anni Dino Zoff? “Ai miei tempi il dualismo era Pelè e Sivori, poi è arrivato Maradona”. Ma un’immagine di gioco di Pelè per il quale lo ricorda perfettamente ce la dice? “Paradossalmente non si tratta di un goal. Se non sbaglio il Brasile giocava contro la Cecoslovacchia. Pelè tira da 10/15 metri, la palla va di un soffio fuori. Una magia, una delle tante sue, anche se non è entrata in rete”.