Milinković-Savić e l'infinito rebus mercato
Ogni anno puntualmente ci troviamo a discutere, preoccuparci e speculare sulla possibile partenza di un ragazzo che dalla Lazio ha preso tanto e ha dato tanto. Un matrimonio strano, ma perfettamente riuscito quello tra il serbo e i colori biancocelesti. I tifosi laziali hanno ormai stretto con Il Sergente un rapporto speciale, evento più unico che raro in questa città, tanto calorosa, ma allo stesso tempo poco fiduciosa verso chi indossa la maglia della squadra per la quale essi hanno una grande passione. Eppure Sergej a suon di numeri, segni di riconoscimento e rispetto, è riuscito anche in questa giocata. Vi è chi sostiene che il ragazzo partirà, chi invece che resterà alla Lazio, il suo futuro è indubbiamente incerto, ma come potrebbe essere altrimenti? Milinković-Savić ha manifestato grande amore per questi colori negli anni, rilasciando pubbliche dichiarazioni e legandosi alla società per tanto tempo, confermando più e più volte la sua volontà a restare alla Lazio, a Roma e tra quei tifosi che tanto lo sostengono.
Sarebbe però quest'anno, anche di più rispetto ai passati, particolare parlare di una sua cessione, dal momento che la rosa biancoceleste subirà una gran sfoltita in estate, e molti dei giocatori in questione hanno rappresentato nelle passate stagioni, veri e propri punti di riferimento per la squadra. Le voci che girano tra gli esperti di calciomercato suggeriscono che con più di qualche probabilità Luiz Felipe, Francesco Acerbi, Patric e Lucas Leiva verranno ceduti. Altri nomi in uscita sono quelli di Strakosha, e più difficile ma non impossibile, quello di Lazzari. Sarebbe dunque una mossa intelligente quella di vendere Milinković-Savić in questa sessione di mercato già particolarmente confusionaria? Tesoretto o tenere uno dei centrocampisti più forti d'Europa? Indice di liquidità o immissione di denaro? Milinković sì o Milinković no?