Barcellona, violenta rissa tra gli operai del Camp Nou: la ricostruzione
Durante i lavori di ristrutturazione dello stadio spagnolo è avvenuta una rissa tra gli operai del cantiere
È accaduto nella giornata di ieri un fatto di cronaca inaspettato e riguardante la città spagnola di Barcellona. In città, infatti, sono in corso i lavori di ristrutturazione dello stadio Camp Nou, storico impianto della società catalana. Proprio nel cantiere dei lavori, è scoppiata una violenta rissa tra gli operai della ditta ai lavori.
La ricostruzione della vicenda
Secondo quanto riferito dalla polizia catalana, l’incidente avrebbe coinvolto, probabilmente durante la pausa pranzo, addirittura trenta operai: sei persone sono rimaste ferite in modo lieve, nessuno gravemente, ancora non ci sono stati arresti o denunce ufficiali ma il licenziamento di tutti gli operai coinvolti da parte dell’appaltatore esterno incaricato alla gestione dei lavori. Sembrerebbe che gli operai in questione abbiano utilizzato anche degli oggetti da lavoro come armi, (soprattutto pali di legno) e questo avrebbe spinto le forze dell’ordine a intervenire per calmare e verificare la situazione. Si tratta del secondo incidente di questo tipo in quanto, già lo scorso maggio, si era verificata un’altra rissa, provocando tre feriti e quattro arresti e sollevando preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla gestione delle condizioni di lavoro all’interno del cantiere. Il club catalano, invece, non si è ancora espresso a riguardo.
Il progetto dello stadio
Il Barcellona ha deciso di avviare nel 2023 un grande progetto di ristrutturazione dello stadio Camp Nou il cui termine è previsto per la stagione 2026-2027. Il piano prevede l’ampliamento e il rinnovamento dell’impianto con un aumento della capienza fino a 105.000 posti, rispetto agli attuali 99.354. Non è stata stabilita una data precisa che permetterà alla squadra e ai tifosi di godere del nuovo stadio, i lavori procedono con l’obiettivo che questo avvenga il prima possibile, magari con un primo e graduale utilizzo a capienza ridotta (62.000 posti) fino al completamento dei lavori.