Al termine di Frosinone-Lazio è intervenuto il vice-capitano Danilo Cataldi. Questo il suo intervento a Lazio Style Channel:

Il successo lascia tre punti e basta, questa settimana è stata una settimana complicata. Mettiamo un punto e ricominciamo perché non possiamo stare in questa situazione di classifica. La Lazio deve ripartire da tutto e da tutti, quest’anno le prestazioni non sono sempre state positive, i risultati possono ingannare, ma noi dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Quando accadono queste situazioni le responsabilità sono di tutti ma soprattutto nostre perché siamo noi che andiamo in campo. Mettiamo un punto e ora si ricomincia.

È stata una partita complicata, credo che il Frosinone sia un’ottima squadra che non merita questa classifica. È una partita di difficile analisi vista la nostra situazione, loro sono un’ottima squadra. Potevamo sfaldarci dopo lo 0-1 ma non l’abbiamo fatto perché ci siamo parlati molto in questa settimana e l’abbiamo considerata come fosse l’ultima della nostra vita.

Queste le sue parole a Sky:

"Sono stati giorni complicati, a livello di campo. In quell’abbraccio c’era un ringraziamento per la persona che è, anche a livello personale. In questi due anni e mezzo mi ha aiutato tanto, c’era un ringraziamento che va a lui. Quando ci sono le dimissioni di un allenatore le responsabilità sono di tutti, non ci togliamo dalle nostre responsabilità, penso che le abbiamo, c’è un insieme di problemi quando le cose non vanno. E’ sempre difficile gestire queste situazioni, è stata una settimana complicata. Il fatto che i tifosi se la siano presi con noi è giusto, forse non abbiamo fatto quel che potevamo fare. Ci assumiamo le nostre responsabilità.

Non so se ci serviva una scossa, se è stata la scelta giusta perché ce lo dirà il campo. Abbiamo provato a fermare il mister perché dopo due anni e mezzo di lavoro ci sentivamo di dirgli che le responsabilità sono di tutti e non doveva pagare la scelta da solo. Abbiamo detto di continuare fino alla fine con noi, qualsiasi sarebbe stato il risultato. Ci ha detto 'una scossa se si può dare la posso dare solo io e per aiutarvi a far un finale di stagione importante' è stata la stessa cosa che ci ha detto a noi. Tradimento? Sono state parole forti, io sono cresciuto che i panni sporchi si lavano in casa, le responsabilità sono di tutti e penso sia giusto risolverla internamente. Se me l'aspettavo le dimissioni? Non lo so perché non mi è mai capitato, è stata la prima volta per me che un allenatore si dimettesse. E’ stata una sorpresa il giorno dopo l’Udinese, non so come rispondere. E’ stata una settimana difficile. Speriamo che sia stata una scossa per il bene della Lazio".

Queste le sue parole a DAZN:

"La nostra è settimana particolare, anche a livello pratico. Abbiamo cercato di isolarci da tutto, perché l'unico modo che abbiamo per rispondere è il campo. Oggi prendiamo tre punti importanti, mettiamo il punto e ricominciamo. Quando un allenatore dà delle dimissioni forse è perché si rendere conto che qualcosa si è rotto, probabiilmente era tangibile anche dalle prestazione, neanche tanto dai risultati. Le responsabilità sono da dividere da staff, spogliatoio e società. Mi dispiace vedere che siamo così lontanti dai posti che una squadra e una piazza come la nostra deve avere. Non so se arriverà ufficialmente un altro allenatore o no, non so nulla, sento solo tante voci. Spero che le prossime partite siano importanti".

 Tradimento? E' stata una settimana molto complicata, dire qualcosa adesso è molto difficile. I panni si levano sempre in casa, preferisco non andare oltre, sappiamo quello che è successo in settimana e non voglio aggiungere altro. Il gruppo deve remare nella stessa direzione, perché la Lazio viene prima di tutto. Per gruppo intendo tutto, da staff, società e calciatori. Se tutti non vanno nella stessa direzione non si esaltano neanche i singoli, le partite si vincono correndo e giocando per gli altri. Il trucco è tutto qui, se c'è qualcosa che non va chi di dovere deve prendere le decisioni e si sceglie il bene della Lazio. Parolo nostro allenatore? Marcolino sarebbe il benvenuto, conosce tutto. Marco è preparatissimo. E' la stessa situazione che abbiamo vissuto quando venne esonerato Pioli? Forse anche più complicata.  Io cerco di dare il massimo, mi sento un muratore. Ci sono giocatori che hanno caratteristiche importanti, io cerco di dare il 100% quel che posso dare, dò. Punizioni? Ho perso un po' di qualità, la devo riprendere". 

 

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