Peruzzi: "Deluso dalla Lazio, evidentemente non servivo a nulla. Lotito supponente"
Angelo Peruzzi torna a parlare in diretta a RadioSei del suo ruolo da dirigente all'interno della Lazio:
"Il presidente Lotito ha diecimila pregi, ma ha anche due difetti è supponente e si sente benedetto da Dio. Sul mio addio neanche un comunicato. Solo Lotito e Tare sanno le cose, gli altri sono tutti stupidi. Se io devo chiedere tre permessi per un secchio di vernice per ridipingere i pali delle porte di Formello, vuol dire che non conto più un cazzo. Un ritorno? Irrealizzabile, anche se voglio un bene dell'anima alla Lazio. In 5 anni le condizioni non sono mai state rispettate. Invadono il tuo ruolo e piano piano ti accantonano fino a che non capisci che non vali più un cazzo. Dicevano che mi piangevo addosso, ma alcune cose devono rimanere nello spogliatoio della Lazio. Non c'erano le condizioni per lavorare.
Due volte ho lasciato la Lazio e due volte ho lasciato i soldi lì, ho rinunciato a un anno di stipendio sia quando ero calciatore sia da dirigente per amore della Lazio. Io ho mille difetti, sono molto permaloso e fatico a perdonare chi mi fa un torto. In 5 anni non so cosa cazzo io abbia fatto alla Lazio. Io lì ho vinto tutto, ma poi quando dicevo qualcosa nessuno mi ascoltava. Neanche sui portieri mi ascoltavano, mi chiedevano un parere solo dopo averlo comprato. Io non sono il ruffiano di turno che chiama tutti i giorni il presidente, lo sentivo una o due volte a settimana. Con il tempo siamo arrivati a chiamarci per le cazzate. Ad esempio mi ha chiamato a mezzanotte perchè mancava una sedia a Formello, ma io te mando a fanxxxx.
La progettazione alla Lazio non è mai esistita. Non sapevo la mia collocazione nella squadra. Tutti fanno tutto e niente. Si perde solo tempo cioè per comprare un giocatore si perdono sei mesi. Paragone con capitolo Juventus? Non c'erano invasioni di ruoli. Alla Lazio il ruolo di Tare è comandare tutto là dentro quando non c'è il presidente. Non ci sono problemi tra me e Tare, ma è il modo in cui è organizzata la società Lazio."