L'ex difensore della Lazio Arcadio Spinozzi è intervenuto a Radio Laziale. Di seguito le sue parole.

Fraioli

I tifosi? Un legame sincero, non ho mai chiesto nulla, un legame speciale e sentito. Molti di loro ancora sono in contatto con me e mi vengono a trovare a Tortoreto. Molti di noi, quando era accaduto il fatto disastroso non sapevamo che dire ai tifosi, eravamo appena arrivati. Li vedi piangere così e che puoi fare? Se ho ricucito con l’allenatore? Non c’era nulla da ricostruire, nessuno si permetteva di dire niente altrimenti avrebbero fatto la mia stessa fine. A livello tattico era ripetitivo e le squadre più forti emergevano. Per me non dormiva e non sapeva che cazzate dire il giorno dopo con i giornalisti.”

Su Bruno Giordano

“Bruno Giordano ricordo che stava provando i calci piazzati, Joao, Vincenzino e Bruno davanti alla barriera e dicevano ”si volti" ma non pensavo dovesse girarsi danno le spalle ai compagni. E diceva ‘lei domenica deve dire così “figli di una mignotta” e devi sputare in faccia agli avversari”.

Intervento di Bruno Giordano 

“Mi ero messo vicino a Diego, gli chiedo di leggermi questa lettera scritta in argentino e mi fa ”sono Lorenzo, ti sono stato sempre vicino è la società che ce l’ha con te", ma a me sembrava strano. A quel punto vedo che il francobollo era di Tortoreto Lido e ho capito fosse uno scherzo di Spino. Io credo che giocatori come Spino avrebbero fatto un altro tipo di carriera, raggiungere la Nazionale. Oggi attaccanti ce ne sono ma i difensori sanno fare in pochi la marcatura a uomo”.

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