Il Messaggero | Lazio, c'è Sow in regia
Sow, l’enigmista in regia. Dopo un altro no di Cairo a 20 milioni (bonus compresi) per Ricci, Lotito sferra il clamoroso colpo in Bundesliga. Ne sono certi in Germania, il nuovo vertice basso della Lazio sarà Djibril Sow dell’Eintracht: il patron può chiudere a 14 milioni più 2 di bonus solo perché il centrocampista è a un anno dalla scadenza. Decisiva la volontà del giocatore di rifiutare West Ham, Arsenal e Siviglia, è pronto un quinquennale da circa 2,5 milioni coi bonus e oggi è attesa la firma, salvo colpi di scena. Lunghe leve alla Pogba, Sow è un centrocampista box-to-box di grande dinamismo e tenacia. Il 26enne svizzero, nato a Zurigo (ma di origini sengalesi), ha rifiutato il rinnovo, il club di Francoforte lo ha messo in vendita e la Lazio ha deciso di cogliere questa chance. Sarri avrà a disposizione un mastino davanti alla difesa, che ha giocato Mondiali ed Europei ad alta velocità di pensiero e di gamba. “Gibi” (il soprannome) avrà chiesto anche al suo ex ct Petkovic una consulenza. Inossidabile, 183 cm, uno stakanovista: nell’ultima stagione si è messo in mostra a Francoforte in 32 apparizioni (su 34 giornate, due in corsa) per un totale di 2648’ a macinare chilometri ed erba. Titolare, onnipresente, persino 4 gol e 3 assist in quest’annata. Deve solo controllare l’irruenza: 9 gialli sono tanti, ma non ha ancora mai collezionato un rosso in Bundesliga. Era esploso nello Young Boys, dopo il primo passaggio in Germania con il Borussia M’gladbach. Ora ha esperienza in Champions, dopo aver alzato l’Europa League nel 2022 e aver perso la Supercoppa col Real.
POSTO EXTRA - Ironia del destino, nel 2019 fece impazzire Fred nel Manchester United di Mourinho. Tutto da scoprire il personaggio. Musulmano, sposato con Melanie, da cui ha avuto la piccola Maliya, amante delle auto e dell’hip hop. Era Henry il suo idolo da piccolo. E infatti abbandonò il tennis per giocare a calcio sull’esterno. Poi è diventato un altro. Sow è uno dei play del 3-4-2-1 di Glasner ovvero l’equilibratore dietro quel Kamada, che Sarri avrebbe voluto alla Lazio. Non ci sarà un ricongiungimento perché Kamada prende tempo. E a Francoforte insistono: il 26enne giapponese vuole aspettare l’Atletico Madrid, pretende 5 milioni e al momento dice no ai 3,5 milioni più bonus della Lazio. Non è arrivato l’ok dopo i contatti fra i suoi intermediari (che chiedono 5 milioni di commissioni) e il club capitolino, che non può certo permettersi di aspettarlo in questo stallo pericoloso di mercato. C’è urgente bisogno di sostituire Milinkovic, Lotito ha già bloccato Zakharyan (ieri in gol su rigore in Russia con la Dinamo Mosca) a 11 milioni più 2 di bonus e non vorrebbe perdersi il suo talento: infatti è atteso per la firma nella capitale nel weekend, al massimo verrà “parcheggiato” in un club (vedi il Verona con Caceres) amico. Sarri non lo considera pronto e, a questo punto, vorrebbe occupare l’unico posto da extracomunitario (non c’è nulla ancora al Coni sul tavolo sull’equiparazione dei calciatori inglesi ai comunitari) con Hudson-Odoi sull’esterno. Può arrivare in prestito con obbligo di riscatto dal Chelsea, c’è il Fulham in agguato. Lotito non molla Karlsson, ma vuole comunque tenere libero lo slot per lo straniero nel caso in cui dovesse sfumare oggi anche l’ultimo assalto da 25 milioni (bonus compresi) a Zielinski, promesso da Lotito. Questa è l’ultima novità, Piotr non ha ancora firmato il rinnovo e Sarri ieri lo ha richiamato. C’è ancora un lumicino acceso per il suo sogno con Ricci a centrocampo.
RICOMINCIAMO - Ci sono nomi nuovi in ballo, racimolati in fretta e furia nella talent room di Formello. Fabiani e Picchioni ieri hanno lavorato insieme tutto il pomeriggio. Il Milan ha offerto De Ketelaere, la Lazio ha detto no. Porta chiusa anche al ritorno in Italia di Joao Pedro. I rumors sul web ormai impazzano: ieri girava nell’aria un colpo top dalla Premier in arrivo. Lotito ha sbandierato ai 4 venti che Sarri ha rifiutato Lo Celso, magari il nome può essere riconsiderato in questo tourbillon infinito. Di sicuro Maurizio deve far quadrare anche l’equilibrio tattico con Luis Alberto, a differenza di Milinkovic trattenuto alla Lazio con il rinnovo. Peccato manchi ancora la firma (il nodo solo le commissioni dell’agente Alfaro) dopo l’accordo sigillato (sino al 2027) ormai tre settimane fa a 3,5 milioni più bonus a Formello. Anzi, il peggio è che l’annuncio ufficiale di Pedro abbia risvegliato certi istinti dello spagnolo: «C’è un limite oltre il quale la pazienza cessa di essere una virtù», il post su Instagram accompagnato a un saluto. Dopo Immobile e Zaccagni, anche il Mago è irritato con Lotito per il ritardo: non aggiungiamo un altro rebus sul futuro, risolto a inizio luglio. Il Messaggero/Alberto Abbate