Fabiani: "Zaccagni ha rinnovato, presto l'annuncio. Felipe è stato un signore, vi dico la verità su Guendouzi e Tudor"
Il direttore sportivo Angelo Fabiani ha parlato a Radiosei rispondendo alle questioni più spinose uscite negli ultimi tempi
Questa mattina il direttore sportivo Angelo Fabiani ha rilasciato una lunga intervista a Radiosei. Di seguito tutte le sue parole:
Abbiamo già iniziato in estate a prendere elementi giovani e di prospettiva. Siamo sempre in movimento sul mercato e andranno fatte quelle operazioni funzionali al ringiovanimento, senza mandare al macello chi della vecchia guardia ha ancora tanto da dare al calcio italiano. Ci sono ancora tanti giocatori che possono fare molto. È chiaro che quando si cambia può esserci qualche scossone, ma la Lazio deve tornare ad essere al centro del progetto. Non è più funzionale il concetto “la Lazio al servizio del tesserato”. Siamo dei professionisti e siamo retribuiti per lavorare per la Lazio e il popolo laziale senza prendere in giro nessuno, soprattutto chi ha a cuore le sorti della Lazio. Questa è una cosa che mi dispiace tantissimo e mi manda in bestia, deve finire necessariamente, fosse l’ultimo atto che farò nella mia carriera. Ci tengo da morire alla maglia della Lazio, per cui nefandezze con me ne passano veramente poche.
Sul rinnovo di Zaccagni
C’è stata una stretta di mano, abbiamo lavorato fino a tarda notte. A strettissimo giro ci sarà l’ufficialità. Devo dire una cosa a favore di questo ragazzo: ci teneva tantissimo a rimanere alla Lazio. Noi vogliamo gente di questo tipo, gente che vuole dare tutto per questa maglia.
Sulle tempistiche del calciomercato
Lo scorso anno ne ho sentite di tutti i colori sulle tempistiche, ma voglio ricordare che lo scorso anno la Lazio è partita con 10/11 della passata stagione, mancava solo Milinkovic. Andava trovato il vice di Immobile ed è stato uno dei primi ad arrivare. Poi via via sono arrivati gli altri. Non è come al supermercato che vai e compri. Ci sono delle dinamiche che portano all’allungarsi dei tempi, come la controparte e l’entourage del calciatore.
Sulla questione Guendouzi-Tudor
Si sta montando un caso che non ha ragione di esistere. Guendouzi stava qui prima ancora di Tudor, la società ha parlato col tecnico e si sono chiariti subito alcuni aspetti. Nel mondo del calcio ci sono tanti screzi, poi si ricompone tutto. La verità è che Guendouzi ha un affaticamento al polpaccio e sta facendo le terapie. E’ parte integrante del progetto, ma se scende in campo lo decide l’allenatore, come per tutti gli altri.
Sull'arrivo di Tudor
Durante l’anno si fa lo scouting, come i calciatori si seguono gli allenatori. Tudor a nostro parere ha fatto uno straordinario lavoro a Verona e Marsiglia, aveva maturato esperienze e ci ha dato l’impressione di essere un elemento in grado di iniziare un progetto nuovo insieme a noi. Ci siamo incontrati, abbiamo parlato del più e del meno, sapevamo bene che aveva un altro modo di interpretare il calcio, ma sapevamo che in organico avevamo calciatori che potevano fare al caso suo. Tornando al discorso dello scouting, ora ovviamente cambieranno gli obiettivi per la Lazio.
Su Felipe Anderson
Si è comportato non solo da uomo, ma anche con una dignità, serietà e professionalità. Posso assicurare che io e Lotito abbiamo fatto di tutto per trattenerlo. Non sarebbe mai, mai, mai andato in un’altra squadra italiana. È andato al Palmeiras, ci ha rimesso dei soldi. Gli avevamo offerto 5 anni di contratto importante, ma non ha messo al centro del progetto della sua vita i soldi. Ci ha messo la famiglia. Chapeau ad Anderson, uomo eccezionale e persona straordinaria. Non ha mai sollevato un minimo problema né da noi né da altri. Il figlio che tutti vorrebbero.
Sul periodo attuale
Periodo complicato? Per me no. Lavoro da anni nel calcio e ne ho passate di tutti i colori, mi sono sempre trovato in società in cui c’era da ricostruire e alla fine con serietà e lavoro mi ha detto sempre bene. Mi auguro che possa succedere anche qui, Roma è anche la mia città. Sono circondato da laziali e anche da curvaioli, ecco perché sento ancor di più la responsabilità.
Noi volevamo fare molto meglio, tra le altre cose noi ci siamo un po’ rovinati a inizio stagione perdendo punti pesantissimi che poi in Serie A fai fatica a recuperare. Ce la metteremo tutta per finirlo nel migliore dei modi. Lo dobbiamo alla società e ai tifosi. Credo che un po’ tutte le componenti che ruotano intorno alla Lazio dovrebbero sforzarsi di non andare oltre e non dire stupidaggini. C’è un direttore che risponde h24 a tutte le domande. Mi fa star male leggere delle bugie, più di una sconfitta.
Luis Alberto e Kamada
Luis ha fatto un’uscita delle sue, nulla di particolare. Kamada prima aveva poco spazio, ora lo ha trovato. Ha un certo tipo di contratto, voluto proprio da lui, per potersi prendere il tempo per decidere cosa fare. La Lazio non può farci nulla, il contratto ha una clausola unilaterale che scade il 30 maggio. Non sappiamo ancora nulla.