Salutato Simone Inzaghi dopo cinque anni, il club capitolino lo scorso 9 giugno ha ufficializzato Maurizio Sarri per rifondare una rosa arrivata probabilmente all’ultima curva, sensazione confermata appieno in questi primi sei mesi stagionali. Un’euforia fuori dal comune quella divampata con la firma del tecnico napoletano, affievolitasi pian piano con i risultati altalenanti i quali però non hanno diminuito la fiducia nei suoi confronti, sia da parte della società che dell’ambiente. Salutata la prima parte di stagione e in attesa del brindisi di fine anno, è tempo di bilanci in casa biancoceleste. Del “Sarrismo” tanto acclamato in estate al momento si è visto solamente qualche lampo. Il nuovo tecnico prosegue nel tentativo di divulgare il suo verbo tra le mura di Formello in attesa di una svolta che non è ancora arrivata. Giunti al giro di boa si può dire che nel cantiere di Sarri mancano ancora tanti mattoncini. Uno di questi è senza dubbio la continuità. La nuova Lazio targata 21/22 non ha mai superato le due vittorie consecutive.  I gol subiti sono un altro punto debole della nuova Lazio e sono emersi soprattutto nelle sconfitte esterne, quasi sempre pesanti. Crolli che hanno influito tanto su un altro dato che non va giù al tecnico della Lazio: 34 gol incassati in campionato. Mai così male da quando è al comando di una squadra di una massima serie. Il suo Empoli nella stagione 2014/15 concluse il girone di andata con 23 gol al passivo.  L’aspetto in cui invece la mano di Sarri si sta notando è la fase offensiva. Ai biancocelesti è stato rimproverato spesso di segnare solamente grazie a Immobile. Eppure la Lazio ha il terzo miglior attacco della Serie A con 39 gol, “solo” 13 dei quali segnati dal proprio capitano. Una manovra corale quella biancoceleste, che nelle ultime settimane ha visto esplodere tutta la classe di Pedro ed esaltare le qualità di Zaccagni, il tutto condito dai colpi ritrovati di Luis Alberto. D’altronde l’armonia offensiva è una certezza per Sarri e i 39 centri di questa stagione sono secondi solamente ai 42 di Napoli raggiunti in due occasioni di fila. Dimostrazione che, anche se dalla punta, il primo mattone è stato messo. Ora serve il resto. Il Messaggero.

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CdS | Sarri nel futuro sogna Emerson per la nuova Lazio