Bruno Giordano - storico ex attaccante biancoceleste - si espresso oggi ai microfoni di RadioSei concentrandosi sulla prestazione di ieri della Lazio, sconfitta in casa da un rampante Bologna, e sul risultato che allontana sempre di più i biancocelesti dalla corsa al quarto posto. Per il primatista di reti nelle coppe nazionali nell'intera storia della Lazio, il K.O. di domenica è un risultato amaro, soprattutto per delle piccole sbavature che hanno portato alla sconfitta. Tuttavia, secondo Giordano, l'obiettivo di centrare un piazzamento tra le prime 4 non è ancora andato a monte. Di seguito le sue parole: 

"La Lazio ci deve credere fino in fondo! Non sto prendendo in considerazione solo la Champions, deve essere ben chiaro a tutti che in palio c'è anche l'opportunità di qualificarsi in Europa League, una competizione lustre ed importante, non da screditare".

Continua: 

"Anche se - ad oggi - mi chiedessero quante possibilità ha la Lazio di centrare la qualificazione in Champions...direi poche se non zero. La motivazione principale, però, non è la distanza tra i biancocelesti e il Bologna o l'Atalanta, bensì l'instabilità di questa squadra. Non è possibile condurre un primo tempo in maniera talmente splendida e funzionale, per poi rovinare tutto con una prestazione inconcludente e spenta nella ripresa". 

Marca, poi, il grave errore di Provedel, sottolineandone l'importanza ai fini del risultato: 

"Fa pensare come nel calcio moderno ci si vada ad infognare da soli. Commettere un errore di concetto così grave - come quello di ieri sull’uscita palla a terra - in un momento in cui stai facendo bene, è figlio di questo modo di giocare: si prendono dei rischi enormi quando basterebbe molto meno per uscire dalle difficoltà. Questo non lo concepirò mai e poi mai!"

Giordano conclude il suo intervento riferendosi al calo fisico accusato dai biancocelesti nella ripresa:

 "Il calo fisico e atletico è stato, purtroppo, evidentemente. Marcato ancor di più dalla poca disponibilità nei cambi! Sarri ha forse qualche responsabilità su come ha preparato il match e la strategia di gioco: mi sarei aspettato più un primo tempo di accortezza tattica, così da gestire le proprie energie e l'avversario, per poi puntare forte nella seconda frazione di gioco".

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