Depositphotos
Depositphotos

Un gesto comune, ma che fa discutere

Szczesny non è né il primo né l’unico sportivo a concedersi il vizio del fumo, ma la questione continua a suscitare scalpore. Il motivo? Secondo il portiere polacco, è legato al fatto che, nonostante provi a nascondersi e fumare lontano dagli occhi del pubblico, le sue azioni vengono costantemente monitorate e immortalate da paparazzi o curiosi. Questo interesse per un aspetto così marginale della sua vita lo infastidisce, soprattutto perché non ritiene che un'abitudine personale come il fumo debba influenzare l'opinione sul suo valore come atleta.

Fumo e sport: una convivenza possibile?

Il dibattito su fumo e sport è spesso acceso, poiché il tabacco è visto come una sostanza che può danneggiare le prestazioni fisiche di un atleta. Tuttavia, Szczesny è solo uno dei tanti calciatori che hanno ammesso di fumare, mostrando che, se gestito con moderazione, questo vizio non necessariamente compromette la carriera. L'importante, secondo il portiere polacco, è mantenere il controllo e non permettere che interferisca con gli allenamenti o le partite.

Coppa Italia, il tabellone si infiamma con scontri al vertice: Lazio-Napoli tra le sfide più attese
Si ritira una leggenda del tennis: "Tutto ha un inizio e una fine"