VAR - Depositphotos
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Graziano Cesari, figura di spicco nel panorama arbitrale del calcio degli anni '90, ha vissuto un'epoca di profondi cambiamenti e sfide nel mondo del calcio. Con la sua carriera che si è snodata tra importanti competizioni nazionali e internazionali, Cesari ha acquisito una prospettiva unica sul gioco e sulle dinamiche che lo governano. Graziano Cesari esprime preoccupazioni sull'uso del VAR nel calcio contemporaneo, evidenziando come, sebbene sia uno strumento utile, in Italia venga utilizzato in modo eccessivo rispetto ad altri paesi. Secondo lui, l'introduzione dei 'varisti', specializzati nell'analisi video, non ha portato a una collaborazione proficua con gli arbitri in campo; piuttosto, sembra che queste figure cerchino di diventare protagoniste, distogliendo l'attenzione dall'obiettivo principale del gioco. Cesari sottolinea che il VAR è stato concepito per identificare episodi violenti o gravi errori che possono sfuggire all'occhio dell'arbitro, piuttosto che per rivedere ogni singolo episodio di gioco, come i calci di rigore. Secondo lui, l’uso indiscriminato di questa tecnologia non giova al calcio, creando confusione e tensione durante le partite. Cesari è intervenuto ai microfoni di Radiosei, di seguito le sue parole

Cartellini arbitri

Episodio Lazio-Fiorentina

Un esempio specifico, secondo Cesari, è l’episodio di Fiorentina-Lazio, in cui l’entrata di Tavares sulla palla, sebbene possa aver toccato leggermente il piede dell’avversario, meritava un'interpretazione più sfumata. La leggerezza del contatto avrebbe potuto giustificare la non sanzione. Al contrario, riconosce che l’ingenuità di Guendouzi non lascia spazio a discussioni. Questa incoerenza nei giudizi arbitrali può disorientare i calciatori, che si trovano a dover adattare il proprio gioco a un metro di giudizio variabile nel corso della stessa partita.

In particolare, Cesari esprime incredulità per il fallo di mano di Dodo, affermando che situazioni del genere richiedono una revisione più accurata da parte del VAR, che dispone di ben 18 telecamere per analizzare ogni angolo dell'azione. Propone anche che gli arbitri dovrebbero comunicare in modo chiaro le proprie decisioni ai tifosi presenti allo stadio, come avviene negli Stati Uniti, per aumentare la trasparenza e la comprensione del gioco. 

Nella pagina successiva, le parole di Cesari rilasciate ai microfoni di Radio Sei

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