VAR - Depositphotos
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“Con il VAR siamo ad un punto in cui si capisce poco, almeno in Italia. All’estero viene usato meno, qui viene usato troppo spesso. Esistono i ‘varisti’ specializzati, ma non mi sembra che siano entrati nello spirito di collaborazione con gli arbitri. Vogliono diventare protagonisti. Il VAR nacque per determinare episodi violenti passati inosservati, piuttosto che oggettivi errore per i calci di rigore. Queste sono le cose importanti. Un meccanismo del genere usato in modo indiscriminato, non fa il bene del calcio. Fiorentina-Lazio, Tavares entra sulla palla e se tocca il piede ci sta, ma l’interpretazione dovrebbe essere diversa. Il tocco è talmente lieve e sottile, che si poteva non fischiare. Guendouzi commette un’ingenuità invece, lì, niente da dire. Un calciatore rimane disorientato quando il metro di giudizio dell’arbitro cambia a partita in corso. Fallo di mano di Dodo? Io sono allibito. Quando ci sono queste situazioni il VAR dovrebbe vedere più immagini da più angolazioni, perché ne hanno ben 18 di telecamere. Mi piacerebbe che gli arbitri spiegassero le loro decisioni a tutto lo stadio, ai tifosi presenti come si fa negli USA.”

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