Lotito: “Il calcio ha un costo ma non vendo la Lazio, sento una grande responsabilità”
Lotito parla della sua presidenza biancoceleste, dei progetti e della difficoltà di investire nel calcio italiano
Sulla sua presidenza della Lazio
Io non ho alcun interesse a vendere, ho già detto e ribadisco che lascerò il club a mio figlio. Oltretutto, sono riluttante all’ingresso dei fondi perché, come ho già detto, puntano solo alla massimizzazione dei ricavi, ma il calcio deve avere anche e soprattutto uno scopo moralizzatore e didascalico. Io sento una grande responsabilità civica e sociale. Oltre a portare i risultati economici e sportivi, voglio educare i giovani alle rispetto delle regole, loro saranno i cittadini del futuro. I valori devono stare al di sopra di tutto e il calcio così mediatico può e deve dare un esempio. Non a caso, io e mia moglie Cristina, a capo della Fondazione, stiamo promuovendo tutta una serie di iniziative sociali, con investimenti non legati solo al mero denaro. Anche l’Academy va in questo senso, per aiutare le famiglie e crearne una ancora più grande, concentrata tutta dentro Formello. Sto facendo tutto questo con le mie risorse, senza chiedere né minuti nel leasing a nessuno.
Il contratto con Legends
Non c’entra nulla, perché potrei pagare pure da solo 400 milioni in trent’anni, dopo averne spesi 550 in 20. L’accordo è legato a un business plan più ampio, allo sponsor. Stiamo preparando gli ultimi documenti per il deposito.
Sui 125 anni della Lazio
Ci saranno diverse iniziative, oltre alla maglia celebrativa che esordirà col Como.