Tare alla Gazzetta: "All’inizio mi ero distaccato...sto apprezzando il lavoro di Baroni"
Igli Tare, ex allenatore e dirigente del club biancoceleste, si espresso alla Gazzetta riguardo alla sua relazione attuale con la squadra
Su chi l'ha impressionato in Serie A
Sono di parte se dico Gila? No, scherzi a parte, per me diventerà un difensore di livello mondiale. Ha grandi qualità e sta migliorando a vista d’occhio. Un altro è Khéphren Thuram. Io lo ero andato a vedere anni fa, quando era ancora un ragazzino, ma aveva già la stoffa del grande giocatore. E lo diventerà. Deve solo essere più pericoloso in zona gol.
Sulla favorita per lo scudetto
Vedo avanti a tutti l’Inter. Inzaghi ha una rosa completa, lunga e lui è un vincente. Ma occhio anche a Conte. Non mi sorprende vederlo lì in alto. Adesso, però, per il Napoli sarà importante sostituire Kvara. Ci vorrà un acquisto di livello.
Sul ruolo del direttore sportivo e i cambi del mercato
Il mondo va avanti, si evolve. Così come il calcio. Ma credo che i principi di questo lavoro restino gli stessi: l’occhio e i rapporti umani. Questa per me è la base. Poi guardare tante partite, scovare, parlare con i ragazzi e con loro famiglie. È un lavoro dentro il lavoro. E non morirà mai.
Sul suo futuro e le possibili offerte
Si… più di una. Ma io non sono mai stato convinto. Avevo bisogno di distaccarmi un po’. Ma non ho mai smesso di informarmi e guardare partite. C’è stata più di una chiacchierata con qualche squadra araba e anche altre cose, ma non me la sono sentita di ripartire. Sono alla finestra. Per dire di sì dovrò sentirmi protagonista di un progetto, sentirlo mio.