Lazio, Peruzzi: “Un mio ritorno? Perché no? Tutti credevamo allo scudetto del 2020. Su Baroni dico che…”
Le parole dell’ex portiere e dirigente della Lazio Angelo Peruzzi a Lazialità

Inzaghi
Con lui rapporto bellissimo, sia da calciatore che da allenatore. Non mi aspettavo diventasse allenatore, non ce lo vedevo ai tempi del 2000. Se c’era uno in quella squadra che non pensavo potesse farlo era lui.
Immobile
Non me lo aspettavo così travolgente, ci sono stati periodi in cui sapevi che poteva segnare in ogni gara. Fortissimo.
Eriksson
L’ho avuto sia con la Roma che con la Lazio. Era un signore, una persona di una dignità incredibile. Voleva rispetto e lo dava, arrivava a darti anche del lei.
Sugli avversari peggiori incontrati in campo
Marco Simone e Enrico Chiesa. Ovunque erano, tiravano e mi facevano gol.
Il ricordo del 2001
Simeone, Nedved, Veron, Sensini, Lopez, Crespo e non solo. Eravamo fortissimi e ci eravamo rinforzati. Quando arrivò Zoff non ci furono stravolgimenti, calmò l’ambiente e ci rimettemmo in carreggiata.
Un rimpianto in carriera
Il mondiale della Francia. Mi sono strappato il polpaccio, è logico che qualche rimpianto ce l’hai, ma è così.