Fabiani
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La sconfitta di dicembre contro l'Inter, match terminato 0-6 a favore del club di Inzaghi, e la pesante caduta in Bologna-Lazio, conclusosi 5-0 per i rossoblu, gravano molto sull'andamento della squadra di Baroni, tanto che la difesa biancoceleste si colloca al 12° posto a causa dei 41 gol subiti, superiore soltanto al Venezia. Riguardo il delicato momento che sta vivendo la Lazio si è espresso il Ds Fabiani a Il Messagero.

Fabiani

Fabiani a Il Messagero

Sulla differenza tra la sconfitta contro l'Inter e contro il Bologna

Non mi sono mai esaltato nei momenti positivi, non mi abbatto in quelli negativi. Anche altri club più blasonati stanno trovando difficoltà. Ripeto, dispiace per i tifosi, ma l'ultima batosta ci deve dare degli spunti. C'erano state delle avvisaglie prima del ko, anche con il Viktoria Plzen».

Se Marco Baroni è in discussione

No, oggi non lo è, ma io sono come il progettista di una macchina. Aspetto la fine della corsa per vedere se c'è un pezzo che non va. Il discorso riguarda tutti, non solo il tecnico. Le somme del lavoro verranno tirate a giugno. Ora stiamo facendo un campionato più che soddisfacente, abbiamo raggiunto il traguardo storico dei quarti di Europa League, ma non ci accontentiamo.

Su Bologna-Lazio e sul commento di Baroni

In quella circostanza aveva ragione, ma non dev'essere cosi. Bisogna capire dove arrivano i meriti della squadra di Italiano e i nostri demeriti».

Riguardo i 41 gol subiti

Gli errori dietro sono evidenti, ma siamo anche la terza forza della Serie A per gol realizzati. C'è una compensazione, anche se più di una rete poteva e doveva essere evitata».

Su ciò che dirà al Baroni durante il loro confronto

Il nostro non è un confronto, ma un dialogo quotidiano. Baroni analizzerà in prima persona cosa non è andato e faremo insieme un riflessione profonda per chiudere al meglio il finale di stagione in Europa League e in campionato. Subito dopo la sosta avremo cinque finali di fuoco con Torino, Atalanta e Roma e Bodo. Dovremo dare tutto.

Su Dele-Bashiru e Noslin

A giugno vedremo quali pezzi della macchina sono stati funzionali e quali no. In inverno non abbiamo voluto togliere nessun ingranaggio proprio perché tutto stava girando alla grande. Abbiamo rifiutato offerte super per far felice il tecnico e lasciargli un organico competitivo al massimo.

Riguardo l'impiego dei nuovi acquisti

Decide l'allenatore, che ha messo il veto sulle uscite e indicato alla società le caratteristiche sulle entrate.

Sul calciomercato di gennaio

 La Lazio domina va in Europa e in campionato, abbiamo inserito tre giovani importanti in linea con il nostro progetto. Bisogna dare modo a questi ragazzi di mostrare le qualità e il talento. Se non giocano, è difficile che possano farlo.

Se la società è intervenuta sul taglio di Pellegrini e sulla gestione Mandas-Provedel

Assolutamente no, chi dice in giro il contrario è in malafede. Non ho mai avuto tecnici-pupazzo, le idee e le competenze vanno rispettate sempre. È vero che sono il responsabile dell'area tecnica, ma un allenatore deve essere autonomo sul modulo e nelle scelte che ritiene più opportune senza l'interferenza di nessuno. I fatti diranno se poi queste mosse sono state giuste o sbagliate. La società osserva, i conti sono provvisori adesso.

Sul nuovo infortunio di Castellanos

È normale che un allenatore cerchi di recuperare il prima possibile un attaccante che è sempre stato al centro del suo progetto. Ha pagato cara questa scelta, ma sono situazioni che si verificano ovunque, mica solo alla Lazio. Abbiamo avuto 6-7 giocatori fuori, gli impegni ravvicinati pur troppo sollecitano troppo gambe e muscoli. Lo ha detto anche Ancelotti.

L'intervista continua nella pagina successiva

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