La Lazio di Baroni sulla scia di quella di Petkovic
L'andamento delle stagioni dei due allenatori è molto simile con la differenza ( finora ) di un trofeo a fine anno
I risultati di Petkovic in quell'anno
La squadra di Petkovic in quella stagione arrivò a toccare il secondo posto in classifica. Era l'inizio del girone di ritorno, il bel gioco continuava ed il gruppo era fantastico ed affiatato come raramente eravamo abituati a vedere. Un dettaglio che restò nella mente dei tifosi era il fatto che anche nelle giornate meno positive quella Lazio riusciva a vincere in un modo o nell'altro. Non fu per sempre così però e la classifica 2012-2013 disse: biancocelesti al settimo posto. La delusione e la caduta a picco erano un dato oggettivo ma fu probabilmente una delle stagioni storicamente più belle per la Lazio che alzò la coppa in faccia ai cugini romanisti nella finale del 26 maggio e questo salvò anche la panchina di Petkovic. Buono e sorprendente fu anche il percorso in Europa. I biancocelesti uscirono ai quarti di finale contro il Fenerbahce. La stagione successiva iniziò male e continuò male fino all'esonero di Petkovic che vide il ritorno di Edy Reja alla corte di Lotito.
La Lazio di Baroni e le analogie
Presto per dirlo ma finora sembrano esserci delle forti analogie che accomunano le rispettive stagioni ma sopratutto i due allenatori. La speranza da una parte è che l'esito sia diverso sia in Europa che in campionato l'altra invece è quella di concludere la stagione con un trofeo, che per forza di cose vorrebbe dire vincere l'Europa League. La Lazio di Baroni sta facendo quello che ha fatto la Lazio di Petkovic. Una partenza razzo, un bel gioco che ha stupito tutti e grandi prestazioni in campo europeo. Poi la pesante flessione in campionato con punti persi facilmente, calo dal punto di vista del gioco e vittorie che faticano ad arrivare.
In parallelo da osservare il percorso in Europa League che Petkovic riesce a far procedere arrivando fino ai quarti di finale, proprio quelli che la Lazio si deve giocare in questo cruciale momento contro i norvegesi del Bodo Glimt. Adesso arriva un bivio, il passato non si può cambiare ma il presente e sopratutto il futuro è tutto da scrivere. La Lazio di Baroni ha ancora molto da dare e dire, solo il tempo fornirà le sue risposte.
