Lazio-Cagliari | Pellegrini: "Siamo un gruppo molto affiatato. Tavares? Miglior terzino sinistro d'Europa. Sul Cagliari..."
Le parole del difensore biancoceleste, Luca Pellegrini, ai microfoni ufficiali della società in vista della prossima sfida tra Lazio e Cagliari
Ti aspettavi questo impatto di Nuno?
Sapevo che fosse un giocatore forte, onestamente nemmeno lui forse si aspettava di fare otto assists in otto partite. Per me è il miglior terzino sinistro della Serie A, e mi tengo basso, perché in Europa non credo abbia rivali, anche se può migliorare anche lui, come tutti. Se hanno trovato difetti a Messi e Ronaldo, li trovano anche agli altri. Può migliorare ma per me è il miglior terzino sinistro che c'è in Europa.
Cosa ha rappresentato per te Cagliari?
Ho un ricordo fantastico, è la prima esperienza da grande, la prima lontano da casa. Sono arrivato lì in un momento non proprio positivo, eravamo terzultimi. Più che le prestazioni, ricordo le persone, il calcio finisce, perché la cosa che ti rimane di più sono i rapporti che si creano con le persone, le emozioni che ti da il posto in cui ti trovi. Cagliari è la mia seconda casa.
Con il goal di Luis Alberto e di Caicedo da lì siamo andati un po' a picco (ride, ndr), ma la nostra stagione l'avevamo fatta.
Chi è ora il tuo riferimento nel ruolo?
Adesso non ho un riferimento, quando parlavo di Marcelo e Maldini, vedevo più la parte calcistica che umana. Oggi il punto di rifermento è un po' utopico, secondo me il cambiare come giocatore è secondario al cambiare come persona. Prima pensavo di non essere capito, e magari era realmente così, ma da quando ho incominciato a cambiare dentro, il parere esterno ad oggi è cambiato senza nemmeno che io lottassi. Prima lottavo e mi intestardivo, adesso sono cambiato io e infatti sta cambiando tutto il resto. Non ho un riferimento calcistico, ma ho un'idea sulla persona che voglio diventare.
Hai iniziato a dare qualche lezione di Lazio ai nuovi?
Alla fine per quanto riguarda la materia Lazio ci sono persone che riescono ad insegnarlo meglio di me: quando entri allo stadio, c'è poco da dover spiegare. Sicuramente ci saranno delle ripetizioni più avanti, dei corsi di recupero (ride, ndr), ma stiamo andando bene.
Sei nato nel 1999, non hai vissuto il secondo scudetto della Lazio, avevi un idolo in particolare? Qualcuno un po' sottovalutato?
Ti dico la verità, togliendo i soliti noti, Salas per me era un idolo da piccolino. Ho tanto cori vecchi nella testa tipo “dammi tre parole … ”, cose del genere. Mi hai fatto venire un po' di curiosità, mi andrò a rivedere qualcosa del passato. Ad oggi ti direi Salas.
Chi è il tuo miglior amico nel mondo del calcio
Facendo riferimento a Cagliari Fabio Pisacane è stata una delle persone più importanti che ho trovato, con cui ho condiviso la camera dal primo giorno. Mi ricordo tante tirate di orecchi, ma è stata una persona che mi ha voluto bene e spero che me ne voglia ancora, purtroppo ci sentiamo un po' meno, ma sono legato a lui particolarmente. Per quanto riguarda la Lazio ad oggi ti direi Niccolò Rovella. Faccio fatica a dirti delle persone nello specifico perché siamo un gruppo gigante. Le prese in giro non ci tiriamo indietro a farle.
Un hobby in particolare che nessuno sa?
Dovrei trovarlo, non ne ho molti. Anche una cena a casa con gli amici riesce a farmi staccare un po', mi reputo molto fortunato ad averli.
Sei a 99 presenze in Serie A, la prossima partita saranno 100, come ti senti a tagliare questo traguardo?
È un traguardo importante, mi fa piacere pensare che lo possa tagliare con la maglia della Lazio. Sarebbe un sogno tagliare questo traguardo con Lazio e Cagliari, che sono state le due tappe emotivamente più importanti della mia carriera, senza nulla togliere alle altre. Sicuramente è una cosa molto emozionante.