ESCLUSIVA | Giletti: "A Motta serve tempo. Lotito uno dei migliori presidenti…"
Per parlare di Juventus-Lazio e non solo, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni Massimo Giletti, grande tifoso juventino
L'intervista in esclusiva a Massimo Giletti
Innanzitutto le chiedo una prima analisi su questa Juventus, le piace il lavoro che sta facendo Thiago Motta?
Le rivoluzioni hanno bisogno di tempo, quella era l'unica strada possibile della Juventus, poi quando inserisci nove giocatori nuovi all'interno di un nuovo sistema di gioco ci vuole molta pazienza e tempo. Ci sono momenti in cui sei più brillante, altre volte alterni partite con qualche difficoltà soprattutto in campo italiano con squadre molto tattiche. Vedo che la Juve fa fatica a penetrare le difese mentre quando gioca in campo aperto è molto più pericolosa
Si è fatto un'idea su dove questa Juve può arrivare a fine stagione? Oppure Giletti sarebbe contento se questa Juventus arrivasse…
Questa Juventus deve arrivare, per gli investimenti fatti, ad entrare in Champions League. Dove si possa collocare? Non lo so è un campionato strano, al ribasso, con un'unica squadra che conoscendo molto bene l'allenatore, Antonio Conte, secondo me è destinata a vincere il campionato che si chiama: Napoli
Nei suoi studi è stato ospite anche il Presidente Lotito, come giudica la sua presidenza?
Lotito per me è uno dei migliori presidenti che ci sia, è riuscito a fare una battaglia fortissima contro la violenza che dominava la Curva della Lazio, la criminalità paga un dazio alto. Certo in alcuni momenti avrebbe con più coraggio potuto investire però quello che sta facendo intorno Formello è di un livello molto alto. Capisco che noi tifosi vorremmo sempre il massimo però non sempre si può fare, bisogna gestire le finanze in un certo modo, mantenere i conti in equilibrio e questo Lotito lo sta facendo. L'errore forse è stato quello di non prendere un punta forte prima, per gestire meglio Immobile che poi alla fine è stato spremuto. La Lazio in questi anni ha vinto molto, se la paragoniamo alla Roma ha vinto molto ma molto di più.
La Lazio vuole provare a prendere il Flaminio come stadio di proprietà ma le complicazioni sono molte. Si è fatto un'idea del perché l'Italia è cosi indietro a livello di strutture se la paragoniamo a Germania e Inghilterra?
Questo è un paese immobile che ha paura della propria ombra, guardate quello che stanno combinando a Milano che dovrebbe essere la famosa città più europea ma anche lì non riescono a fare lo stadio, ce l'hanno molto bello ma non riescono a farlo. Mi auguro che questo paese decolli in qualche modo, quando vai a Londra ogni anno vedi strade nuove, ponti nuovi, qui ancora grazia che ci mettono le toppe alle buche che abbiamo, altro che stadio. La Juve in tre anni l'ha fatto ma Torino è un'altra realtà: c'è un altro dinamismo, un altro tipo di politica. Io credo che purtroppo Roma sia una palude nella quale si stenta a stare vivi per certi versi.
Passando a questioni di campo invece, sabato c'è Juventus-Lazio che partita si aspetta?
Mi aspetto una partita difficile, perché la Lazio è sempre competitiva, ha recuperato alcune situazioni iniziali complicate, ma anche lì c'era l'innesto di un nuovo allenatore con un nuovo metodo di gioco, bisognava capire che squadra fare e adesso ci sono le idee chiare. A noi mancano cinque giocatori di cui tre/quattro titolari quindi la Lazio ha una grande occasione, ma la Juventus in casa è sempre la Juventus, sarà una partita aperta.
Un giocatore che ruberebbe alla Lazio
Guendouzi. È un giocatore di combattimento e cattiveria, sono quel tipo di giocatori a cui io non rinuncerei mai.