caicedo
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Quando hai capito cosa significa il derby?

Mi è scattato perché sono stato in diversi paesi, ma il derby a Roma è unico, sono stato al derby di Manchester, di Milano, eppure il derby nella città di Roma si vive diversamente. Ti entra dentro proprio. Ho visto quello tra Inter e Milan, è un derby pesante, ma non è lo stesso. A me è rimasto proprio dentro quello romano, soprattutto con la squadra del mio cuore, la Lazio significa tanto per me. Il mio primo anno è iniziato con un po' di scetticismo e critica, e poi è diventato un amore. Il tifoso laziale è proprio corretto, se vede che lavori e che ti impegni alla fine il lavoro ripaga. 

Tu sei stato l'unico attaccante che ha fatto il vice o il co-Immobile, qual è il segreto?

Il mio ruolo era quello. Avevo vicino un attaccante forte, che ci faceva 25/30 goal a stagione. Anche quello è stato un po' difficile all'inizio, non smetteva di segnare per cui per me era un po' difficile subentrare (ride, ndr). Essere il vice-immobile è stato un onore. 

Come vivevi la tua settimana del derby?

Sinceramente non mi fregava proprio di quello che accadeva prima del derby, non me ne fregava nulla della partita prima. Pensavo solo a quello. Il mio pensiero era che tutti uscissero dal campo bene senza infortuni. È una settimana particolare, perché ci sono tanti tifosi che ti caricano prima della partita e ti viene anche un po' l'ansia.

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