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Perdere il derby è sempre una delusione per l'ambiente. Come credi che ne esca la squadra e cosa ti aspetti?

Il derby credo e spero che la Lazio ne esca come accaduto nella sconfitta con l'Inter, con una reazione di squadra come visto con il Lecce e con la bella prova contro l'Atalanta. Nel derby mi auspicavo fosse giusta una cosa soltanto: l'approccio, lo ha fatto presente anche su Il Corriere dello Sport, ma proprio quello abbiamo sbagliato, abbiamo pagato anche il dazio di giocatori molto giovani e dell'inesperienza in un derby di Baroni. 

Un pensiero sulle coreografie nel derby, sia della Lazio che della Roma.

La coreografia del derby mi è piaciuta molto, sopratutto nei dettagli, c'è sempre molto romanticismo e senso di appartenenza, vedere Gabriele Sandri, Tommaso Maestrelli, Sinisa Mihajlovic, Vincenzo Paparelli. Riusciamo a trasmettere sempre un ritorno alle origini. Abbiamo la singolarità di essere più legati magari a squadre meno forti, l'esempio palese della Lazio dei -9 piuttosto che a squadre più forti e vincenti, è una caratteristica bellissima che ci appartiene. 

La coreografia della Roma mi ha reso felice da una parte, hanno sempre ostentato il motto “chi vi si fila” dimostrando quindi che non è minimamente così, hanno rinnegato una cosa che a quanto pare era solo parole, quando arrivi anche a vantarti di un gesto spregevole e vile come lo sputo in faccia di Zago a Simeone, diciamo che ti commenti da solo per quello che sei. 

Un pensiero sulla maglia dei 125 anni? 

La maglia dei 125 anni mi piace molto in termini di design vintage come nel logo. Ho sentito anche polemiche un pò inutili su come potesse sembrare una maglia del passato della Roma quando assolutamente negli anni 70-80 in moltissimi avevano quel design che richiama poi fortemente la maglia della nazionale inglese che aveva come sponsor tecnico Admiral. 

Il calciomercato si è aperto da alcuni giorni. Cosa ti aspetti e cosa speri per la Lazio?

Per quanto riguarda il calciomercato invernale, la Lazio ci ha abituato a non essere molto attiva a gennaio, spero possa cambiare qualcosa. La speranza è un intervento a centrocampo vista anche la situazione dello sfortunato Castrovilli. Nomi non ne faccio mi fido ciecamente di quello che ha fatto vedere finora il Ds Fabiani.

Hai realizzato un libro commovente sulla Lazio. A Roma si vive la scelta del tifo da bambini cadendo spesso nella moda e nella scelta di massa. Cosa pensi debba esser comunicato a un figlio sul significato di tifare Lazio?

Io penso sempre che la Lazio ti sceglie e di conseguenza il laziale sa come essere e comportarsi. Essere della Lazio è un orgoglio, andare oltre, non è la scelta di massa ne la moda. Basta trasmettere la nostra storia, i principi, gli idoli e come anche nei momenti di difficoltà sappiamo andare avanti a testa alta con attaccamento e senso di appartenenza.

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