Murra (Pianeta Lecce): "Lazio? Squadra rivelazione della Serie A. I giallorossi dovranno..."
In esclusiva ai nostri microfoni ha parlato Vittorio Murra, editore di Pianeta Lecce, in vista della gara di sabato sera contro la Lazio
In vista della gara in trasferta, valida per la diciassettesima giornata di Serie A, la Lazio di Marco Baroni è pronta a scendere in campo allo stadio Via del Mare per affrontare il Lecce di Marco Giampaolo, in programma questa sera alle ore 20:45.
In esclusiva ai microfoni di Laziopress.it è intervenuto Vittorio Murra, editore di Pianeta Lecce, noto quotidiano salentino, per parlare dell'impegno di sabato 21 dicembre tra biancocelesti e giallorossi.
Che momento sta vivendo il Lecce dopo la vittoria contro il Monza e con la “cura” Giampaolo?
Il Lecce è rinato con Giampaolo. Il problema dei giallorossi non è mai stata la rosa o un problema tecnico, anche se alcuni tifosi lo hanno pensato, ma è sempre stato un problema di atteggiamento della squadra in campo. Con Giampaolo sono cambiate alcune gerarchie: qualche giocatore, che era stato dimenticato da agosto, è tornato ad essere importante in questa squadra, altri purtroppo sono venuti meno a causa infortunio, ma nonostante tutto, data appunto la profondità della rosa, la squadra quantomeno con le dirette concorrenti riesce a fare punti. Contro la Juventus abbiamo pareggiato, ma se fosse durata 5 minuti in più probabilmente avrebbe potuto anche ribaltare la gara. Con la Roma c'è stato un blackout, probabilmente nato dal fatto che non era presente Gallo, giocatore importante per noi: in quell’occasione Giampaolo ha deciso di cambiare il modulo ed è passato da una difesa a quattro ad una a tre. Dorgu, che è il nostro riferimento tecnico, in campo contro la Roma è letteralmente scomparso. Secondo me ha contato molto anche l’impeto della Roma, perché, ascoltando molto le radio romaniste, capivo che per loro la partita contro il Lecce fosse la gara della svolta, perché giocavano contro una delle ultime squadre in classifica con una rosa decimata, ed era quello il momento di fare punti.