ESCLUSIVA | Chiambretti: "Lazio come il Torino, storia unica..."
Il noto presentatore parla del suo Toro e della sfida contro la Lazio ma anche di storia dei due club
Piero Chiambretti, celebre presentatore televisivo, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni. Egli, noto tifosissimo dal cuore granata, ha ripercorso nell'intervista rilasciata passato e presente del suo Toro analizzando l'attuale momento della squadra torinese, chiudendo con un'attenta analisi del match dell'ultima domenica tra Torino e Lazio, dove i biancocelesti hanno vinto per 2-3.
Com'è nato il tuo amore per i colori granata?
La mia passione per il Torino è nata per caso, grazie a mio nonno Giovanni, Giuvannin in piemontese, che mi parlava sempre del grande Torino. Ricordo poi che da bambino vivevo un'Inter stravincente e quando giocavo a pallone mi chiamavano Luisito Suarez, per la mia fisicità e per il modo di elegante che avevo di giocare. Poi ci fu l'incidente di Gigi Meroni, detto la farfalla, a 500 metri da casa mia e scattò qualcosa, mi innamorai del Torino. Il giorno dopo la scomparsa di Meroni andai in ospedale per vegliare la salma ma sbagliai stanza e vegliai un'altra persona. La domenica immediatamente successiva ci fu il derby e il Torino vinse sulle Juve 4-0, segnò Carelli che aveva la stessa maglia di Meroni. Era il lontano 1967 e questo fu il mio inizio segnato dal destino.
Cosa ne pensa di questo Torino di Vanoli quest'anno?
Nel Torino di Vanoli l'uomo più importante, il top player è proprio Vanoli. Lui sta valorizzando dei giocatori non eccelsi facendoli rendere più di quello che valgono. Sta costruendo una idea di squadra collettiva con intelligenza, esattamente come dice il mio amico Arrigo Sacchi, che non contano i singoli ma il gioco di squadra. Solo uno poteva vincere le partite da solo: Maradona! Maradona però era Maradona. Unico. Vanoli è un allenatore molto preparato conosce molto bene la tattica e la tecnica. E' stato il secondo di Antonio Conte e ha lavorato in nazionale a contatto con Arrigo Sacchi.
Un'analisi su Torino-Lazio?
Torino-Lazio ha seguito per noi un trittico di partite complicate. Siamo partiti con Torino-Lecce in cui non abbiamo tirato mai in porta e il punto conquistato è stato anche prezioso perchè il Lecce meritava di vincere. La seconda partita è stata in Coppa Italia, con l'Empoli, qui abbiamo tirato poco e Zapata ha sbagliato un gol clamoroso che avrebbe segnato in qualsiasi altra occasione anche ad occhi chiusi. La Lazio ha giocato decisamente meglio di noi. Ho visto una squadra molto ben messa in campo, che ha fatto un pressing asfissiante, forte a centrocampo e con ripartenze in contropiede sempre pericolose. Il Torino si è svegliato troppo tardi. Le sostituzioni di Vanoli hanno dimostrato che giocatori come Vlasic e Adams sono importanti, sopratutto il secondo, e offrono la speranza di potercela giocare alla grande con tutti.